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Rilanciamo le aree di crisi industriale
La zona industriale di “Terni-Narni” è stata riconosciuta area di crisi industriale complessa per le problematiche legate alla crisi dei comparti chimico, metallurgico e agroalimentare.
L’area di crisi comprende 18 Comuni ricadenti nel Sistema locale del lavoro di Terni.
Con l’Accordo di Programma del 30 marzo 2018, Ministero dello Sviluppo Economico, ANPAL-Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Umbria, Comune di Terni, Comune di Narni e Invitalia si sono impegnati ad attuare il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale dell’area.
Il Progetto, elaborato e coordinato da Invitalia, ha la finalità di: rafforzare il tessuto produttivo; attrarre nuovi investimenti; sostenere il reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro.
L’Accordo stanzia 58,25 milioni di euro: 20 milioni di fondi nazionali (L. 181/89) e 38,25 milioni di fondi regionali.
Con Atto Integrativo del 9 agosto 2022 sono state assegnate nuove risorse finanziarie nazionali (10 milioni di euro per la L.181/89) ed è stata prorogata al 30 marzo 2024 la durata dell’Accordo di Programma.
La Regione Umbria si è impegnata ad agevolare nuovi investimenti produttivi, a promuovere la formazione e gli aiuti all’assunzione delle persone disoccupate, a realizzare un polo della biochimica e della bioeconomia circolare, attraverso la riconversione del Polo Chimico di Terni e ricorrendo alle risorse del PNRR e dei fondi SIE 2021-2027.
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