Contratto di sviluppo

Per i grandi investimenti nei settori industriale, agroindustriale, turistico e della tutela ambientale

Contratto di sviluppo

Contratto di sviluppo

COSA SI PUÒ FARE

L’incentivo finanzia progetti di sviluppo industriale, progetti per la tutela ambientale ed eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra loro in relazione ai prodotti e servizi finali.

La misura si rivolge alle imprese di ogni dimensione ed è attiva in tutta Italia sulla base dei regimi di aiuto previsti.

Guarda la mappa interattiva degli aiuti a finalità regionale

 

Filiere agevolate

  • agroindustria
  • design, moda e arredo
  • sistema casa
  • metallurgia e siderurgia
  • meccanica strumentale, elettronica e ottica
  • automotive
  • treni, navi, aerei e industria aerospaziale
  • chimica
  • farmaceutica

I programmi di sviluppo della filiera agroindustria sono agevolati per un importo massimo di 100 milioni di euro. 

Una riserva di 100 milioni di euro è invece riservata alla filiera design, moda e arredo.

Sono ammissibili i progetti d’investimento riguardanti le attività di logistica e di packaging facenti parte della filiera strategica di appartenenza.

I programmi possono essere attuati:

  • da più imprese operanti nella filiera di riferimento
  • da una sola impresa, a condizione che il programma di sviluppo abbia forti elementi di integrazione con la filiera e produca effetti positivi - in termini di sviluppo e rafforzamento - per la filiera di appartenenza, con particolare riferimento alle Pmi

I programmi devono assicurare, tra l’altro:

  • il rispetto del divieto di doppio finanziamento ai sensi dell’articolo 9 del regolamento (UE) 2021/241
  • il rispetto del principio DNSH e degli orientamenti tecnici della Commissione europea di cui alla comunicazione 2021/C 58/01 sull’applicazione del medesimo principio, secondo le indicazioni operative elaborate in sede europea e nazionale

Per il rispetto del principio DNSH, non sono in ogni caso ammissibili:

  • attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l’uso a valle, a eccezione di alcune tipologie specifiche indicate nel decreto ministeriale
  • attività e attivi nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, a eccezione di attività e attivi per i quali l’uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili

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