Fondo per l'intrattenimento digitale

FAQ

1. È possibile precompilare la domanda di agevolazione prima della data di apertura dello sportello?
No, non è possibile. L’accesso al sito sarà disponibile dalle ore 12.00 del 30 giugno 2021.

 2. Come si presenta la domanda di agevolazione?
Per compilare e per presentare la domanda è necessario accedere tramite SPID del legale rappresentante del soggetto proponente alla piattaforma dedicata che può essere raggiunta dal sito web del Ministero (mise.gov.it) e dell’Agenzia (www.invitalia.it) per compilare la domanda di agevolazione online e scaricare la documentazione da allegare. Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del legale rappresentante del soggetto proponente. Al termine della procedura on line viene assegnato un protocollo elettronico.

 3. Quali sono i codici Ateco ammissibili per presentare la domanda di agevolazione a valere sul Fondo per l’intrattenimento digitale?
Si deve far riferimento ai codici ATECO elencati nell'articolo. 38 comma 16 lettera d), del decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020, verificando se il codice ATECO primario sia compreso tra quelli indicati nel citato articolo: 58.21 o 62.0.

 4. È possibile presentare più di una domanda di agevolazione?
Ai sensi dell'articolo. 9 comma 4 del Decreto del Ministro dello sviluppo economico 18 dicembre 2020 possono essere presentate, nell’ambito del presente intervento, un massimo di due domande di agevolazione in relazione a due diversi progetti.

 5. Le agevolazioni di Fondo per l’intrattenimento digitale sono cumulabili con altre agevolazioni, ad esempio il credito d'imposta previsto per gli investimenti?
Per quanto riguarda la cumulabilità, ai sensi dell'articolo 12 del Decreto del Ministro dello sviluppo economico 18 dicembre 2020, le agevolazioni concesse in relazione ai progetti di cui al presente decreto non sono cumulabili, con riferimento alle medesime spese, con altre agevolazioni pubbliche che si configurano come aiuti di Stato notificati ai sensi dell’articolo 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea o comunicati ai sensi dei regolamenti della Commissione che dichiarano alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, incluse quelle concesse sulla base del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 (aiuti “de minimis”), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013.
Le agevolazioni di natura fiscale sono, invece, cumulabili.

6. Nella domanda di agevolazione è possibile presentare spese sostenute per progetti avviati prima della data di presentazione della domanda stessa?
Con riferimento all'articolo 6. comma 2 lettera d) del Decreto del Ministro dello sviluppo economico 18 dicembre 2020, ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono, tra le altre cose, pena l'inaccoglibilità, essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni. Per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa/costo ammissibile alle agevolazioni.

7. La domanda di agevolazione deve essere compilata direttamente online? Il form è lo stesso del fac-simile?
La domanda di agevolazione si genera autonomamente con i dati inseriti sulla piattaforma. Il form potrebbe avere un aspetto diverso rispetto al fac-simile.

8. Quanto possono essere grandi i file da allegare?
I file da allegare non possono superare la dimensione massima di 20 MB.

9. È possibile presentare un progetto di importo superiore a 400.000 euro chiedendo l'agevolazione solo per l'importo massimo di 200.000 euro ammissibile?
No, ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 20.000 e non superiore a 400.000.

10. Possono partecipare le società in contabilità semplificata e che quindi non dispongono di bilanci depositati?
Per il requisito dei bilanci, nel caso di società in contabilità semplificata, si deve fare riferimento alle ultime due dichiarazioni dei redditi presentate alla stessa data e ai relativi bilanci redatti secondo la IV direttiva CEE in conformità alle scritture contabili aziendali come asseverato da un revisore dei conti.

11. Con riferimento all’Allegato 1 alla domanda di accesso alle agevolazioni, nei campi di testo dove viene indicato il numero massimo di caratteri devono essere considerati gli spazi vuoti?
Ai fini del conteggio dei caratteri dei campi testo dell'Allegato 1, gli spazi vuoti non devono essere considerati.

12. Quali sono i requisiti di ammissibilità di un progetto?
Ai fini della valutazione dei progetti non sono indicate particolari specifiche tecniche nei decreti e nei regolamenti attuativi che governano la presente misura. Sono possibili realizzazioni con ampia discrezionalità relativamente alle scelte tecnologiche, fatte salve le finalità del bando orientato al sostegno dell'industria dell'intrattenimento digitale nazionale (art. 38, comma 12, del decreto-legge n. 34/2020) e la realizzazione di un prototipo del videogioco utilizzabile e commercializzabile di per sé e non solo come modulo di un prodotto o un servizio più ampio.

13. Cosa si intende per "attività prevalente"?
Si intende l’attività dalla quale deriva, nel corso del periodo d’imposta, il maggiore ammontare di ricavi o di compensi. L'attività prevalente deve essere sempre denunciata al momento dell'inizio della prima attività dell'impresa ed è verificabile attraverso visura camerale.

14. Sono ammesse, tra le spese del personale, le spese dei soci o degli amministratori impegnati nel progetto?

Ai sensi dell’art. 7 comma 1 lettera a) del Decreto del Ministro dello sviluppo economico 18 dicembre 2020, sono ammissibili le spese e i costi relativi a “prestazioni lavorative svolte dal personale dell’impresa. Rientra in tale categoria, nella misura in cui è impiegato nelle attività di realizzazione del prototipo, il personale dipendente dell’impresa beneficiaria e il personale in rapporto di collaborazione con contratto a progetto o di somministrazione di lavoro”.

Nel caso in cui i soci/amministratori dell’impresa proponente ricoprano anche un ruolo operativo in precise aree di competenza progettuale, sulla base del succitato comma, sono ammissibili le spese sostenute per i loro compensi a condizione che gli stessi siano inquadrabili come dipendenti o con contratto di collaborazione/consulenza e che la prestazione sia effettivamente coerente con le attività di sviluppo del prototipo. Non sono quindi ammissibili altre attività quali, ad esempio, quelle di tipo amministrativo. 

15. I titoli di spesa e di pagamento, per essere ammissibili, devono contenere una esplicita dicitura?

Ai sensi dell’articolo 7 comma 6 del Decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 21 maggio 2021, “I titoli di spesa oggetto delle richieste di erogazione devono essere inerenti e chiaramente riconducibili al progetto agevolato. I relativi pagamenti devono essere effettuati esclusivamente mediante assegni nominativi non trasferibili, bonifici bancari o postali, ricevute bancarie, carte di debito e di credito. Tutti i conti correnti e gli altri strumenti di pagamento devono essere intestati all’impresa beneficiaria, che è tenuta ad assicurare la tracciabilità, anche attraverso l’indicazione nella causale di pagamento, ove possibile, del CUP (Codice Unico progetto) assegnato o, nelle more dell’ottenimento dello stesso, della misura agevolativa “First Playable Fund”, unitamente a un richiamo al titolo di spesa oggetto del pagamento”. I titoli di spesa e di pagamento dovranno riportare anche il riferimento all’ID del progetto, rilasciato nel momento della presentazione della domanda e, successivamente all’ammissione alle agevolazioni del CUP associato”.

16. In quanto tempo sarà trasmesso un riscontro in merito alla mia domanda di agevolazione?

Ai sensi dell’articolo 5 comma 4 e 6 del Decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 21 maggio 2021, l’Agenzia, entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda redige una relazione recante un giudizio sull’ammissibilità della domanda e la trasmette al Ministero. Per le domande la cui attività di valutazione si concluda con esito negativo, il Ministero comunica, tramite PEC, all’impresa proponente le motivazioni del mancato accoglimento. Le imprese proponenti possono presentare controdeduzioni entro il termine di dieci giorni dal ricevimento delle suddette comunicazioni.

Per lo svolgimento delle attività istruttorie, l’Agenzia e Infratel possono richiedere all’impresa proponente integrazioni o informazioni aggiuntive necessarie all’espletamento delle verifiche di competenza, assegnando al medesimo soggetto un congruo termine per la risposta, comunque non superiore a trenta giorni

17. Secondo quali modalità saranno erogate le agevolazioni?

Ai sensi dell’articolo 7 comma 2 del Decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 21 maggio 2021, la prima quota, pari al 50 per cento delle agevolazioni complessivamente concesse, è erogata, su richiesta dell’impresa beneficiaria, successivamente al sostenimento di costi per almeno il 50 per cento di quelli ammessi.

Ai sensi dell’articolo 7 comma 4 del suddetto decreto, su richiesta dell’impresa beneficiaria, la prima quota di agevolazioni può essere richiesta a titolo di anticipazione, svincolata dall’avanzamento del progetto, previa presentazione di apposita fideiussione bancaria o polizza fideiussoria a copertura dell’importo richiesto, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta rilasciata da banche, compagnie assicurative o da intermediari finanziari iscritti all’albo di cui all’articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385.

Ai sensi dell’articolo 7 comma 5 del suddetto decreto, la seconda e ultima quota a saldo può essere richiesta dall’impresa beneficiaria, successivamente all’integrale sostenimento delle spese e dei costi per la realizzazione del progetto, entro 90 giorni dalla data di ultimazione dello stesso, da comunicarsi all’Agenzia entro 30 giorni.

18. Come potranno essere impiegati i contributi assegnati?

Ai sensi dell’articolo 38 comma 14 del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, i contributi potranno essere utilizzati esclusivamente al fine della realizzazione dei prototipi. A tal fine si considerano come spese ammissibili:

a) prestazioni lavorative svolte dal personale dell’impresa nelle attività di realizzazione di prototipi;

b) prestazioni professionali commissionate a liberi professionisti o ad altre imprese finalizzate alla realizzazione di prototipi;

c) attrezzature tecniche (hardware) acquistate per la realizzazione dei prototipi;

d) licenze di software acquistate per la realizzazione dei prototipi.

19. Esistono delle specifiche tecniche che stabiliscono i requisiti di un videogioco finanziabile con questo bando?

Ai fini della valutazione dei progetti non sono indicate particolari specifiche tecniche nei decreti e nei regolamenti attuativi che governano la presente misura.

Sono possibili realizzazioni con ampia discrezionalità relativamente alle scelte tecnologiche, fatte salve le finalità del bando orientato al sostegno dell'industria dell'intrattenimento digitale nazionale (art. 38, comma 12, del decreto-legge n. 34/2020) e la realizzazione di un prototipo del videogioco utilizzabile e commercializzabile di per sé e non solo come modulo di un prodotto o un servizio più ampio.

20. Cosa si intende nello specifico con il termine “prototipo funzionante”? Ci sono indicazioni più precise sulla percentuale di sviluppo del videogioco per considerare ammissibili le spese sostenute?

Ai sensi dell’articolo 1 comma 1 lettera k) del decreto del Ministro dello sviluppo economico 18 dicembre 2020, il prototipo è “la prima versione limitata e giocabile del videogioco, contenente funzionalità e meccaniche di base del videogioco stesso, il cui scopo è dimostrativo rispetto alla validità del successivo processo di produzione e distribuzione commerciale”.