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Attuate politiche di gestione dei flussi migratori e interventi di sviluppo nei paesi di provenienza

Migranti, da Invitalia e Viminale programmi per promuovere occupazione e contrastare l’immigrazione irregolare

2018-11-26

Si chiama Programma Regionale di Sviluppo e Protezione per il Nord Africa, ed uno dei due programmi su cui, dal 2016, Invitalia collabora con il Ministero dell’Interno sul tema delle politiche di gestione dei flussi migratori e sulla promozione di interventi di sviluppo nei Paesi di provenienza dei migranti.

È rivolto ai così detti “paesi di transito” verso l’Europa: Egitto, Libia, Marocco, Mauritania, Niger e Tunisia. Invitalia, coinvolta nella realizzazione del programma, verifica e controlla l’avanzamento di 8 progetti, dislocati in Marocco, Libia, Tunisia, Egitto, Niger e Mauritania, per i quali sono stati destinati oltre 11 milioni di euro di risorse comunitarie. Il programma è coordinato dall'Italia e finanziato con il Fondo comunitario Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020. Invitalia affianca il Viminale nelle attività di monitoraggio, verifica, gestione amministrativo finanziaria e controllo di progetti avviati nei Paesi di provenienza dei migranti.

Il secondo programma, invece, è rivolto ai paesi di provenienza dei migranti, come la Costa d’Avorio, l’Etiopia, la Nigeria, il Senegal e il Sudan. Il Dipartimento delle Liberta Civili del Ministero dell’Interno ha finanziato, con risorse nazionali oltre 20 interventi di sviluppo locale in paesi di origine dei flussi migratori africani, (8 in Costa d’Avorio, 5 in Senegal, 4 in Etiopia, 3 in Sudan, 1 in Nigeria e 1 in Niger), per i quali sono stati destinati quasi 14 milioni di euro. Su questo progetto Invitalia svolge attività di assistenza tecnica, e di supporto specialistico per il monitoraggio e il controllo degli interventi finanziati.

Con questi progetti si vogliono promuovere alternative occupazionali e iniziative di sensibilizzazione sui rischi collegati alla migrazione irregolare.

Nel 2016 il Ministero ha selezionato, tramite un bando, 17 ONG italiane e 1 Amministrazione Regionale che, hanno avviato le attività a partire da gennaio 2017. In questi progetti l'approccio tradizionale di "cooperazione allo sviluppo" nei paesi terzi, si completa con azioni specifiche per le persone coinvolte nei fenomeni migratori: migranti di ritorno, "potenziali" migranti, persone che hanno lasciato il proprio luogo di origine iniziando il loro viaggio verso l’Europa, ma che sono rimaste bloccate in un paese di transito.

Alcuni dati del progetto:

  • oltre 15.000 le persone destinatarie degli interventi, che potranno trovare impiego in cooperative e piccole-micro imprese, o potranno avviare percorsi di autoimprenditorialità.
  • oltre 600 le micro-iniziative imprenditoriali che potranno crescere con il supporto di questi programmi e grazie alle iniziative di formazione socio-organizzativa.
  • oltre 350 le nuove micro-iniziative imprenditoriali finanziate e promosse.

Si prevede che la gran parte dei progetti verrà completata nella prima metà del 2019.

Alcune delle iniziative realizzate:

  • Formazione del personale amministrativo locale. Come Daouda, un’insegnante senegalese migrato in Italia e rientrato poi a Dakar. Ha seguito un corso di formazione dedicato e oggi è delegato del sindaco di Pikine per le questioni migratorie.
  • Sensibilizzazione della popolazione sui rischi dell’immigrazione illegale
  • Sostegno a forme di sviluppo locale. Come il consorzio per le coltivazioni orticole avviato da Brigitte in Costa d’Avorio
  • Supporto allo sviluppo micro-imprenditoriale. Come il progetto di Kalifa - migrante di ritorno in Costa d’Avorio, che è riuscito a realizzare la sua officina di riparazione di moto e scooter dopo un corso di formazione in contabilità semplificata e l’assegnazione di un microcredito.

Leggi tutta la storia di Kalifa

Per saperne di più sul Programma Regionale di Sviluppo e Protezione per il Nord Africa

Per saperne di più sul Fondo comunitario Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020

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