Tessile, Moda e Accessori

Lo sportello per richiedere le agevolazioni è chiuso
tessile moda
 

L'incentivo

 

++ ATTENZIONE: Chiusura dello sportello per la presentazione delle domande per la concessione delle agevolazioni in favore delle imprese che operano nell’industria del tessile, della moda e degli accessori ++ 

Come previsto dall’art. 9 comma 4 del D.M. 18 dicembre 2020 e dall’art. 4 comma 3 del Decreto Direttoriale 3 agosto 2021, a fronte delle domande presentate e relativo assorbimento dell’intera dotazione finanziaria a valere della misura agevolativa “Tessile, Moda e Accessori”, si informa che è stato chiuso lo sportello per la presentazione delle domande di agevolazione. 

Verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana l’avviso a firma del Direttore generale per gli incentivi alle imprese sull’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

---------------------------------------------------------

 

La misura Tessile, Moda e Accessori, prevista dal “Decreto Rilancio” (art.38 bis), è finalizzata a sostenere e promuovere, mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto:

  • l'industria del tessile, della moda e degli accessori, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione
  • i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo

Sono finanziabili progetti d’investimento presentati da imprese del settore negli stabilimenti presenti sul territorio nazionale, con programmi di spesa compresi tra 50 e 200 mila euro.

Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese sostenute e ammissibili.

 

A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di piccola dimensione e le imprese costituite da non più di 5 anni, operanti nell'industria del tessile, della moda e degli accessori, non quotate e che non abbiano rilevato l’attività di un’altra impresa e che non siano state costituite a seguito di fusione.

Le imprese devono svolgere almeno una delle attività riportate nell'elenco dei codici ATECO ammessi.

Alla data di presentazione della domanda, le piccole imprese dovranno:

  1. risultare iscritte e “attive” nel Registro delle imprese della Camera di commercio da non più di 5 anni;
  2. svolgere in Italia una o più delle attività economiche;
  3. essere nel pieno esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie; alla data del 31 dicembre 2019, le imprese non dovevano essere in situazione di difficoltà, come disciplinata dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione;
  4. essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
  5. non avere ancora distribuito utili.
  6. non essere in situazione di difficoltà alla data del 31 dicembre 2019, come disciplinata dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione, ma che lo sono diventate nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2021, ferma restando la sussistenza, alla data di presentazione della domanda, della condizione di cui alla precedente lettera c).

Anche le società estere che non dispongono di una sede legale e/o operativa nel territorio italiano potranno richiedere le agevolazioni, a condizione che le stesse siano costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e risultino iscritte nel relativo registro delle imprese.

Incentivo Tessile Moda e accessori

 

Cosa finanzia

Le società potranno richiedere il finanziamento per progetti di investimento che siano:

  • finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design; all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo; alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi; all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali
  • ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;

I progetti, inoltre, dovranno:

  • essere realizzati dai soggetti beneficiari presso la propria sede operativa ubicata in Italia
  • prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a 50.000 € e non superiori a 200.000 €
  • essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione
  • essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • brevetti, programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto.

Le imprese potranno richiedere anche un contributo per la copertura delle esigenze di capitale circolante collegate alle spese sopra indicate. Il contributo potrà arrivare fino al 20% delle spese del progetto complessivamente ritenute ammissibili.

 

Per presentare domanda

L’incentivo è “a sportello”: le domande (da presentare su piattaforma informatica tramite lo SPID persona fisica ) saranno esaminate in base all’ordine di arrivo, sulla base di una procedura valutativa e saranno ammesse alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie.

Lo sportello sarà aperto il 22/09/2021 dalle ore 12,00 fino alle ore 18,00  e nei successivi giorni - previa verifica della disponibilità dei fondi - sarà aperto dalle ore 9,00 alle ore 18,00. L’esaurimento delle risorse disponibili comporterà la chiusura dello sportello.

 

Lo sportello è stato chiuso per esaurimento dei fondi disponibili.

 

Per tutti i dettagli:

-------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Per le imprese beneficiarie

Ai sensi dell’art. 11 del D.M 18 settembre 2020 e art. 6 del Decreto Direttoriale 3 agosto 2021, la presentazione del 1° Sal prevede due modalità di rendicontazione: quella con fatture quietanzate o quella con fatture non quietanzate.

Nel caso della modalità fatture non quietanzate, entro sei mesi dalla data di richiesta di erogazione dei contributi dovrà essere fornita la documentazione attestante la destinazione dei fondi erogati.

La rendicontazione del Sal a Saldo o Sal unico prevede un solo percorso di rendicontazione, ovvero quello con fatture quietanzate.

All’interno delle sezioni è presente la modulistica per la presentazione del 1° Sal e/o del Sal unico.

 

1 - SAL Percorso fatture quietanzate

  • Richiesta SAL fatture quietanzate
  • Schema riepilogo fatture, pagamenti e delle relative registrazioni
  • Dichiarazioni fornitori
  • Dichiarazione requisiti I Sal fatture quietanzate
  • Dichiarazione carichi pendenti e casellario giudiziale
  • Dichiarazione antiriciclaggio;
  • Dichiarazione Prefettura;
  • Dichiarazione dati DURC;
  • Variazione progettuale

>Scarica i file del percorso fatture quietanzate

 

2 - SAL Percorso fatture non quietanzate

  • Richiesta SAL fatture non quietanzate
  • Schema riepilogo fatture
  • Dichiarazione requisiti I Sal fatture non quietanzate
  • Dichiarazione carichi pendenti e casellario giudiziale
  • Dichiarazione antiriciclaggio
  • Dichiarazione Prefettura
  • Dichiarazione dati DURC
  • Variazione progettuale

>Scarica i file del percorso fatture non quietanzate

 

2.1 - Destinazione Fondi

  • Schema quietanze fatture
  • Dichiarazione requisiti I Sal
  • Dichiarazioni fornitori

>Scarica i file per la destinazione fondi

 

Saldo

  • Richiesta Saldo fatture quietanzate
  • Schema riepilogo fatture, pagamenti e relative registrazioni
  • Dichiarazioni fornitori
  • Dichiarazione requisiti Saldo fatture quietanzate
  • Dichiarazione carichi pendenti e casellario giudiziale
  • Dichiarazione antiriciclaggio
  • Dichiarazione Prefettura
  • Dichiarazione dati DURC
  • Variazione progettuale
  • Nota tecnica e relazione finale progetto

> Scarica i file per il saldo