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Grazie anche alla legge 181 l’azienda toscana investe sul territorio e rinuncia a delocalizzare

Con Termoplast il cibo viaggia negli imballaggi hi-tech

2018-05-25

Quando si dice che un’azienda è una famiglia, in cui tutti collaborano per il bene comune. E magari una famiglia legata fortemente al territorio e composta di persone innamorate del proprio lavoro, che affrontano con umiltà, ma anche una certa ambizione, le sfide quotidiane.

E’ proprio il caso della Termoplast di Gambassi Terme (FI) che, giunta alla terza generazione, produce da oltre 50 anni film per l’imballaggio in ambito alimentare e farmaceutico, coniugando alti standard di qualità e un occhio fisso alla sostenibilità.

Una realtà in crescita, con 80 dipendenti e oltre 50 milioni di euro di fatturato, anche se, come ci tiene a precisare il suo Presidente Salvino Barnini: “un’azienda che produce plastica non si misura in termini di fatturato ma in capacità produttiva”. Ebbene la Termoplast nel 2017 ha prodotto 30.000 tonnellate di film e ha deciso di avviare un investimento di circa 10 milioni di euro per una nuova linea produttiva di film innovativi ad alta barriera per il settore alimentare.

Avevo il progetto in corso – racconta Barnini – quando mi sono presentato a Invitalia. Il mio costruttore aveva letto un articolo sulla nuova legge 181 e abbiamo pensato di fare una richiesta per supportare l’investimento sui nuovi impianti, visto che gli immobili non ci rientravano”.

Invitalia, anche considerato l’incremento occupazionale di 15 nuovi addetti legato al progetto di investimento, ha deciso di sostenere l’intervento di Termoplast con 5,7 milioni di euro di agevolazioni.

Per noi, abituati a fare tutto da soli e a metterci in gioco rischiando quotidianamente, accedere a questa opportunità significa avere una boccata d’ossigeno. Si consideri che avevamo già comprato il terreno per delocalizzare in Serbia, dove avremmo risparmiato tantissimo sui costi dell’energia. Alla fine, forse con incoscienza, abbiamo deciso di restare nella nostra terra” confessa Barnini.

Le previsioni per quest’anno però sono più che incoraggianti. Termoplast con la nuova linea produttiva dovrebbe sfiorare i 60 milioni di fatturato e puntare su nuovi mercati, in particolare quello africano, che offre grandi opportunità di espansione. La storia dunque non finisce qui.

Per saperne di più sulla legge 181/89

 
 

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