Undici fari italiani da valorizzare partendo da un'idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico dei territori.
Questa è Valore Paese Fari, l'iniziativa promossa dall'Agenzia del Demanio che coinvolge i beni dello Stato localizzati in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana.
Il progetto si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, il progetto per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano, promosso dall'Agenzia del Demanio, Invitalia e ANCI FPC, con il coinvolgimento del MiBACT e del MiSE, di concerto con le Amministrazioni locali.
Location uniche a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all'insegna della natura, della cultura e dell'ambiente, i fari possono essere riconvertiti in strutture turistico-culturali, punti informativi e ristorativi, contribuendo a rilanciare l'economia dei territori.
La rete dei fari è costituita da: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell'Isola di Levanzo Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d'Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i quattro beni proposti dal Ministero della Difesa: il Faro Punta del Fenaio, il Faro di Capel Rosso sull'Isola del Giglio (GR), il Faro Formiche di Grosseto e il Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).
La prima fase di Valore Paese Fari prevede una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari.Aperta dal 10 giugno al 10 agosto 2015, la consultazione pubblica punta a informare, raccogliere idee, proposte, suggerimenti e a verificare l'interesse da parte del territorio e del mercato.
Al termine della consultazione, saranno analizzate le risposte ricevute e sarà pubblicato un rapporto conclusivo che permetterà di delineare gli scenari di valorizzazione da proporre nei bandi di gara in programma per l'autunno 2015. I bandi per la concessione dei fari, fino a 50 anni, saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta, sia in termini di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria.