Il Consiglio di Amministrazione di Mediocredito Centrale ha approvato in data odierna i risultati dell’esercizio 2018, chiuso con utile netto 20,2 milioni, Roe 8,3% ed indici di patrimonializzazione Tier 1, Cet 1, Total Capital ratio 19,62%.
L’utile netto 2018 - in continuità con il risultato 2017 (20,4 milioni) - sintetizza:
- per il margine di intermediazione, forte crescita della componente commissionale (+8%), completo venir meno dei proventi legati alla gestione del portafoglio titoli a causa delle tensioni nei mercati finanziari e l’innalzamento del differenziale del rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi, contrazione del margine di interesse (-17%) che risente:
- di un costo del credito mantenuto basso dalla pressione concorrenziale e di un calo dei finanziamenti a M/L termine alle imprese, dovuto, tra l’altro, al rallentamento della domanda di credito per investimenti;
- delle consistenti estinzioni anticipate e surroghe sul portafoglio mutui residenziali a seguito della cessazione dell’attività rivolta ai privati, in linea con le direttrici strategiche del nuovo Piano Industriale della Banca all’interno del Gruppo Invitalia e della cessione pro soluto del portafoglio CQS (per un importo pari a 17,1 milioni), solo parzialmente compensate dallo sviluppo della nuova produzione;
- la più alta iscrizione di rettifiche rilevate dalla Banca – 38,4 milioni a valori lordi – pressoché interamente ascrivibili al portafoglio deteriorato la cui incidenza, su base netta si è ridotta al 4,7% (63 milioni su un totale crediti finanziari netti pari 1.336 milioni), in coerenza con il dato medio di sistema pari a 4,8%. Il relativo tasso di copertura, cresciuto nell’anno di oltre 18 punti, è pari al 53,3%;
- un beneficio fiscale, in termini di minor carico d’imposta (3,9 milioni vs. 5,4 al 31.12.2017) per effetto della c.d. Patent Box, a seguito dell’accoglimento dell’istanza per la tassazione agevolata dei redditi 2015-2019 da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Come Banca per lo Sviluppo, nel corso del 2018 – come da Piano Industriale - Mediocredito Centrale si è dedicata a sviluppare il nuovo percorso evolutivo, attraverso il consolidamento del ruolo di banca di II livello - con accordi con banche commerciali/Confidi - e l’ampliamento/rimodulazione del portafoglio d’offerta – rivolta esclusivamente alle Imprese, prevalentemente nel Mezzogiorno, favorendo le PMI – anche attraverso l’automazione dei processi di concessione del credito e strategie di digital marketing con la realizzazione di funzionalità disponibili sul portale della Banca, grazie allo sviluppo di un canale digitale diretto.
Come Banca di Servizio, il Fondo di Garanzia per le PMI, gestito dalla Banca in qualità di capofila del Raggruppamento Temporaneo di Imprese, ha continuato a evidenziare una buona dinamica di crescita: domande pervenute 131.037 (+8,7% vs 2017), operazioni ammesse alla garanzia 129.380 (+7,9% vs 2017), per un volume di finanziamenti pari a circa 19,3 miliardi (+11,2% vs 2017) ed un importo garantito pari a 13,7 miliardi (+12,6% vs 2017).