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Si tratta del primo tassello con cui Matera racconta gli ottomila anni della presenza umana sul suo territorio

Matera, Parco della Storia dell'Uomo: inaugurato il Vicinato a Pozzo

2019-09-10

È stato inaugurato il Vicinato a pozzo, il primo tassello del Parco della Storia dell’Uomo con cui Matera racconta gli ottomila anni della presenza umana sul suo territorio, dalla Preistoria alla Città dello Spazio, passando per la Civiltà rupestre e la Civiltà contadina.

Il Parco è l’intervento più rilevante nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui Invitalia è soggetto attuatore.
Il Vicinato è stato per secoli uno spazio urbano ricco di significati, composto da un raggruppamento di abitazioni, case-grotte e ipogei che affacciavano su uno spazio antistante con al centro un punto comune. Nella civiltà contadina dei Sassi rappresentava il luogo d’incontro tipico, intorno al quale gli abitanti si ritrovavano: il Vicinato era abitazione, stalla, bottega; era lo spazio dei giochi dei bambini, della conversazione e della solidarietà (ma anche dei contrasti e delle invidie), dove si consolidavano valori e comportamenti sociali.

Un elemento così rilevante e radicato che negli anni ’50 del Novecento, quando fu deciso lo “svuotamento” dei Sassi “vergogna nazionale”, il Vicinato venne ripreso da Adriano Olivetti come modello nell’impianto urbanistico e architettonico del costruendo Borgo La Martella in cui furono trasferiti i primi abitanti provenienti dai Sassi. Fu un’esperienza unica nella progettazione urbanistica in Italia, condotta da un’équipe multidisciplinare della quale facevano parte anche antropologi, psicologi e sociologi.

Nel Parco della Civiltà contadina di cui fa parte, il Vicinato viene presentato attraverso le testimonianze, interpretate da attori, dei fautori di quell’intervento. Si ascoltano le parole di Carlo Levi, che raccontò al mondo le condizioni di vita degli abitanti dei Sassi con la sua opera “Cristo si è fermato a Eboli”; Adriano Olivetti espone come, a Matera, riuscì a studiare e concretizzare i suoi ideali sociali creando nuove soluzioni abitative; Lidia De Rita e Friedrich Friedmann spiegano l’approccio e la realizzazione del progetto, sviluppato anche attraverso il continuo scambio di opinioni e la costante ricerca di soluzioni condivise con le famiglie dei vicinati.

È un viaggio di scoperta, sia esperienziale che emozionale, attraverso ricostruzioni, moderne installazioni e contributi audio e video, frutto anche del recupero di materiali di archivio del periodo tra gli anni ’40 e gli anni ’60.

Con l’allestimento del Vicinato a pozzo di Rione Malve prende il via la realizzazione del parco archeologico, storico, antropologico e naturalistico che racconterà la storia dell’uomo a Matera dalle origini ai giorni nostri, articolato in quattro parchi tematici: Preistoria, Civiltà rupestre, Civiltà contadina e Città delle Stelle. Un progetto destinato a rappresentare il lascito culturale dell’anno di Matera Capitale europea della Cultura.

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