"Il Sud è molto cambiato, nel bene e nel male. E i problemi che siamo chiamati ad affrontare sono diversi rispetto al passato – Ha dichiarato l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, intervendo al 34°convegno dei Giovani Industriali di Capri - Negli anni Cinquanta bisognava bonificare le paludi, ora dobbiamo bonificare le aree dismesse dalle grandi imprese, soprattutto se pubbliche. In passato bisognava superare l’analfabetismo,ora dobbiamo evitare che i giovani talenti se ne vadano. Settanta anni fa si pensava che bastasse insediare le imprese nel Sud per innescare lo sviluppo. Ora dovremmo provare a trovare gli strumenti affinchè le imprese possano restare, crescere e internazionalizzare. In sintesi, oggi il Mezzogiorno non esiste. Al più è stato sostituito da tanti Mezzogiorni. Per invertire la rotta occorre imparare a utilizzare al meglio le risorse a disposizione. La ragioneria dello Stato – ha ricordato Arcuri - ha pubblicato il Rapporto di monitoraggio delle politiche di coesione. Nel periodo 2014-2020 sono a disposizione delle regioni meridionali 54,7 miliardi. Di questi, 17,1 sono stati assegnati a compiti specifici. Dei rimanenti 37,6 miliardi è stato impegnato l’11,6% e speso solo il 2,8%. Sono numeri che fanno a pugni con il divario endogeno che rimane nel nostro paese”, ha concluso Arcuri.
Quest'anno il titolo del convegno dei Giovani di Confindustria era "Campioni. Il futuro inizia così", a sottolineare l'esigenza di dare spazio e voce a chi punta sull'innovazione, a chi investe sulla competitività, a chi guarda con coraggio alle nuove sfide che il Paese dovrà affrontare nei prossimi anni.
Tra gli altri erano presenti anche il Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e l'AD di Banca Mediolanum, Massimo Doris.