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Invitalia, Centrale di committenza, ha terminato tutte le procedure di gara in soli tre mesi
 

Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze: aggiudicata la gara per il restauro dei libri alluvionati

2017-04-14

Si è conclusa la procedura di gara per il restauro dei libri alluvionati della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, che riguarda il recupero di 132 volumi appartenenti al fondo Palatino.

Invitalia – Centrale di Committenza dell'intervento – ha curato l'intera procedura, aggiudicando la gara in via definitiva in soli tre mesi

 

Il restauro

I volumi oggetto del restauro appartengono alla raccolta Palatina. Si tratta soprattutto di volumi del XVIII e del XIX secolo, di formato atlantico, composti di testo e tavole, a colori e in bianco e nero. Sono 132 unità bibliografiche, ancora da lavare, che presentano consistenti  depositi di fango sulle carte, gore di umidità, presenza di macchie dovute a pregressi attacchi microbiologici, macchie di nafta, deformazioni e pieghe, carte attaccate e strappate. I volumi, tra l'altro, sono tutti smontati, tranne un numero molto limitato che presenta ancora residui di cuciture.

Ogni volume è stato collazionato ed è accompagnato da un progetto di restauro.

I lavori di restauro prevedono il lavaggio, la deacidificazione, il rinsaldo ed eventuale fissaggio dei colori. È poi prevista la rilegatura, differenziata a seconda dell'anno di stampa e dello spessore del volume.

In alternativa alla legatura, in alcuni casi, verrà realizzata una scatola di conservazione.

Gli interventi di restauro si svolgeranno presso il Laboratorio dell'impresa aggiudicataria e dovranno essere conclusi entro 365 giorni.

 

L'alluvione

Era la notte del 4 novembre 1966 quando l'Arno straripò, investendo la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, costruita lungo il suo argine. Nel giro di poche ore la Biblioteca e l'intera città furono invase da una enorme massa di acqua e di fango, mescolati alla nafta che usciva dagli impianti di riscaldamento.

Un milione e trecentomila tra libri antichi, raccolte di carte geografiche e topografiche, giornali e manifesti, miscellanee e opere moderne furono danneggiati. A pochi giorni dall'alluvione, migliaia di giovani – dall'Italia e da altri Paesi del mondo – arrivarono a Firenze per aiutare, per provare a salvare un patrimonio storico di inestimabile valore. Gli angeli del fango. Così li definì Giuseppe Grazzini sulle pagine del Corriere della Sera.

Negli anni, migliaia di volumi sono stati recuperati e risanati, mentre sono risultate irrecuperabili 1.300 delle 30 mila testate presenti al momento del disastro; restano da restaurare 17 mila volumi dei fondi Palatino e Magliabechiano e circa 30 mila miscellanee.

 

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