Incentivi finanziari per le imprese turistiche - IFIT
Le agevolazioni per riqualificare le strutture del comparto turistico

Incentivi finanziari per le imprese turistiche - IFIT
AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e del credito d’imposta.
Il contributo a fondo perduto copre fino al 50% delle spese ammissibili, per un importo massimo di 40.000 euro. Il contributo viene erogato con bonifico bancario in un’unica soluzione, a conclusione degli interventi. È tuttavia possibile ottenere un anticipo fino al 30% dell’importo totale.
Il contributo a fondo perduto può essere aumentato:
- fino a ulteriori 30.000 euro se almeno il 15% delle spese sono destinate alla digitalizzazione e innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica;
- fino a ulteriori 20.000 euro per le imprese con i requisiti previsti dall’art 53 del Decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198. Più precisamente: per l’imprenditoria femminile, per le Società cooperative e le Società di persone costituite per almeno il 60% da giovani fino a 35 anni; per le Società di capitali con almeno i due terzi di quote possedute da giovani e con organi di amministrazione costituiti per almeno i due terzi da giovani; per le imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo;
- fino a ulteriori 10.000 euro per le imprese con sede operativa in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il credito d’imposta copre fino all’80% delle spese ammissibili ed è utilizzabile solo in compensazione dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, e comunque entro il 31 dicembre 2025. Il credito d’imposta è cedibile, in tutto o in parte, a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari).
Il riconoscimento e concessione degli incentivi tiene conto delle seguenti riserve:
- riserva del 50% dedicata agli interventi di riqualificazione energetica;
- riserva del 40% dedicata agli interventi realizzati nelle regioni del Mezzogiorno.
Il credito d’imposta e il contributo a fondo perduto sono cumulabili, a patto che non venga superato il limite di spesa ammissibile per gli interventi.
Inoltre, per le spese ammissibili è possibile ottenere il finanziamento a tasso agevolato previsto dal Decreto interministeriale del 22 dicembre 2017, a condizione che almeno il 50% di queste spese sia dedicato agli interventi di riqualificazione energetica. Per avere maggiori informazioni su come ottenere il finanziamento agevolato: https://invitalia.lab.invitalia.it/incentivi/fondo-nazionale-efficienza-energetica
Gli incentivi sono concessi a ciascuna impresa in attuazione della Missione 1, Componente 3, Investimento 4.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nel rispetto delle condizioni e dei limiti di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 della Commissione europea, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti "de minimis" e alla comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020, C(2020) 1863, "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19", e comunque secondo il regime di aiuti riconosciuto al momento dell'erogazione dei fondi.
Le agevolazioni concesse non sono cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi e, in ogni caso, non possono comportare il superamento del costo sostenuto per gli interventi.