Progetto Quid, dove si fondono etica ed estetica

Finanziata con gli incentivi di Italia Economia Sociale, la onlus di Verona "recupera" tessuti e persone in condizioni di fragilità

Italia Economia Sociale

Il futuro della moda guarda sempre più alla sostenibilità.

Lo sanno i consumatori, sempre più attenti alle buone pratiche dei loro brand preferiti; lo sanno le aziende, sempre alla ricerca di nuovi materiali e processi per guadagnare credibilità sui mercati.

Lo sanno bene anche Anna Fiscale e Ludovico Mantoan, soci fondatori di Progetto Quid a Verona, che è una onlus, ma anche un marchio di moda in cui etica ed estetica si fondono e il recupero di tessuti va di pari passo con il recupero di persone in condizioni di fragilità.

Una realtà di 120 persone che creano capi d’abbigliamento e accessori in edizione limitata, il 90% sono donne, il 70% soggetti svantaggiati, ex detenute, tossicodipendenti o vittime di violenza e un passato spesso difficile da dimenticare.

Il fatturato nel 2019 supererà i 3 milioni di euro, segno che il modello che coniuga glamour e innovazione sociale funziona, tanto che la cooperativa ha varato un piano di sviluppo, finanziato con oltre 400mila euro da Italia Economia Sociale.

Progetto Quid, dove si fondono etica ed estetica

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Il futuro della moda guarda sempre più alla sostenibilità.

Lo sanno i consumatori, sempre più attenti alle buone pratiche dei loro brand preferiti; lo sanno le aziende, sempre alla ricerca di nuovi materiali e processi per guadagnare credibilità sui mercati.

Lo sanno bene anche Anna Fiscale e Ludovico Mantoan, soci fondatori di Progetto Quid a Verona, che è una onlus, ma anche un marchio di moda in cui etica ed estetica si fondono e il recupero di tessuti va di pari passo con il recupero di persone in condizioni di fragilità.

Una realtà di 120 persone che creano capi d’abbigliamento e accessori in edizione limitata, il 90% sono donne, il 70% soggetti svantaggiati, ex detenute, tossicodipendenti o vittime di violenza e un passato spesso difficile da dimenticare.

Il fatturato nel 2019 supererà i 3 milioni di euro, segno che il modello che coniuga glamour e innovazione sociale funziona, tanto che la cooperativa ha varato un piano di sviluppo, finanziato con oltre 400mila euro da Italia Economia Sociale.