Una cittadella della salute nell'area ex Siag di Marcianise

Il progetto sotto l'egida di Invitalia, Coni e Seconda Università di Napoli.

14 luglio 2015

Un grande progetto per guardare avanti e dare un contributo concreto allo sviluppo di un'area colpita da numerose crisi, quella di Marcianise, nel casertano, dove sorgevano gli ex stabilimenti Siag per la produzione di pannelli truciolari, ormai fermi da anni.

Proprio qui  verrà realizzato il Parco del Benessere, con attività legate all'agricoltura, alla salute e allo sport. L'iniziativa, denominata Extraordinary Factory, coinvolge il Coni ed è stata oggetto di uno studio di fattibilità curato dal Dipartimento Ingegneria civile, design, edilizia e ambiente della Seconda Università di Napoli, su incarico di Invitalia che, attraverso la sua società controllata Invitalia Partecipazioni, è pronta a finanziare almeno in parte il progetto. In questa zona, infatti, Invitalia Partecipazioni è proprietaria dell'area di 23 ettari e di quanto rimane degli opifici. L'opera che si vuole realizzare non ha eguali nel Sud e in tutta Italia.

Il progetto, presentato il 9 luglio presso la Reggia di Caserta nel corso dell'Assemblea di Confindustria, parte dalla valorizzazione di quanto già esiste e punta a ottenere ricadute in rapporto alla competitività, alla sostenibilità ambientale, all'inclusione sociale, secondo i dettati europei e gli obiettivi di Horizon 2020. All'evento hanno partecipato, tra gli altri, Domenico Arcuri, Amministratore Delegato di Invitalia, Luciano Morelli, Presidente di Confindustria Caserta, Giuseppe Paolisso, Rettore della Seconda Università di Napoli e Francesco Soro del Coni.

In dettaglio, il progetto prevede la realizzazione di tre “stanze”, ovvero tre habitat per altrettante mission, tutte perfettamente integrate tra loro. La prima stanza sarà quella con impianti sportivi di tutti i tipi (campo di calcio, pista di atletica, “diamante” per il baseball e il softbal, playground per il basket e la pallamano), con annesse strutture residenziali per stage e per centri federali (come per il pugilato, prestigioso fiore all'occhiello del territorio). Poi la stanza del benessere, con tutto ciò che la cultura del wellness oggi è in grado di offrire alla cura del corpo e alla salute fisica e mentale, un settore nel quale l'Italia spopola a livello mondiale. Infine  la stanza della natura, con la possibilità di insediare nello stesso perimetro colture “no food” sempre legate al benessere e ad un livello assoluto di qualità della vita. L'ottica è di garantire al Sud (e non solo) un investimento di qualità destinato anche a incentivare occupazione e sviluppo.