Settore idrico, presentato a Palazzo Chigi il rapporto sugli investimenti

Carenze progettuali e ritardi a causa della complessità degli iter autorizzativi tra i principali risultati

25 febbraio 2016

Identificare le risorse stanziate e non ancora spese nel settore del servizio idrico integrato e rendere la nuova programmazione più efficiente, più omogenea e coerente con le necessità territoriali sulla base delle esperienze acquisite. Nasce così l'idea di ricostruire un quadro chiaro dello stato di attuazione degli investimenti finanziati con risorse pubbliche nel settore del servizio idrico integrato.

A curare questa analisi – presentata il 18 febbraio a Palazzo Chigi – è stata la Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche con l'aiuto di Invitalia.

Per elaborare il dossier sono stati analizzati:

  • lo stato di attuazione delle disposizioni del D. Lgs. 152/06 sulla governance del servizio idrico integrato

  • le necessità infrastrutturali nelle diverse aree del Paese

  • la distribuzione delle risorse a livello nazionale anche sulla base dei diversi livelli tariffari e del margine di crescita possibile in linea con la regolazione nazionale del settore

  • lo stato di attuazione degli interventi già finanziati con risorse pubbliche e i tempi di attuazione degli stessi.

I principali risultati: carenze progettuali e ritardi a causa della complessità degli iter autorizzativi

Sono 5.812 gli interventi nel settore idrico finanziati con risorse pubbliche, per un importo totale di 11,85 miliardi di euro a valere soprattutto sul Fondo di Sviluppo e Coesione e sui Fondi Strutturali Europei. Il 70% di questi (4.039 interventi) risulta concluso, per un valore di 5,6 miliardi di euro.

Gli interventi avviati e non ancora conclusi sono 885 per un valore totale finanziato pari a 2,9 miliardi di euro. Gli interventi non avviati risultano 888 e ammontano a un valore totale finanziato pari a 3,2 miliardi di euro. La maggior parte degli interventi non avviati (605 su 888) ha previsto risorse pari a 2,8 miliardi destinate al Sud.

Tra i fattori di inefficienza emergono le carenze tecniche delle progettazioni dovute a una scarsa conoscenza del territorio e soprattutto i tempi lunghi degli iter autorizzativi per il finanziamento e il contenzioso nelle procedure di affidamento.

In media, sono necessari 5 anni e 6 mesi per realizzare un investimento pubblico nel settore (quasi 2 anni per la progettazione, poco più di un anno per l'affidamento dei lavori e 2 anni e 6 mesi per i lavori), ai quali si aggiungono oltre 3 anni per le lungaggini burocratiche.


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