Pompei, 5 domus restaurate fanno da sfondo alla mostra "Mito e Natura"
Gli interventi di recupero sono stati realizzati anche con il contributo di Invitalia
A Pompei, dopo le sette domus inaugurate nel 2015, è ora possibile ammirare altre cinque case restaurate grazie al progetto di rilancio dell'area archeologica, in cui è impegnata anche Invitalia.
Le cinque domus Venere in Conchiglia, Loreio Tiburtino, Giulia Felice, Marco Lucrezio e casa del Frutteto fanno da sfondo alla mostra Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei, inaugurata il 15 marzo 2016 in contemporanea presso gli Scavi di Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La mostra racconta la percezione della natura tra l'VIII e il II secolo a.C. e offre un percorso tra gli antichi giardini per ammirare nature morte, affreschi e fontane, argenterie e gioielli, statue e vasi. All'interno della piramide allestita nell'Anfiteatro, inoltre, sono esposti resti di cibo, frutta, erbe e semi carbonizzati custoditi finora nei laboratori della Soprintendenza.
Per la stessa mostra, al Museo Archeologico aprono al pubblico i due cortili interni, in cui i visitatori possono passeggiare tra le aiuole, ricostruite e risistemate come in epoca romana. La Sala della Meridiana, inoltre, ospita fino al 30 settembre 2016 mosaici, argenterie e reperti di grande valore, come la lastra della "Tomba del tuffatore" da Paestum.
Le domus
Delle domus visitabili, quelle di Giulia Felice, della Venere in Conchiglia e di Loreio Tiburtino, sono una novità per i visitatori perché accessibili dopo una chiusura di molti anni.
Giulia Felice, imprenditrice pompeiana, possedeva l'intera insula 4 della Regio II. Si tratta di un complesso costituito da due ingressi: uno conduceva all'abitazione privata, l'altro alle terme pubbliche. Negli anni, Giulia Felice non solo aveva ingrandito e abbellito la sua casa, ma si era preoccupata anche di curare il suo lussuoso giardino.
La casa della Venere in Conchiglia è conosciuta soprattutto per l'affresco da cui prende il nome. In una elegante e scenica collocazione, sul fondo del peristilio e tra piante ornamentali, l'affresco della Venere consente di far rivivere con completezza la percezione della natura del mondo greco-romano. Raffigura il racconto di Esodo della nascita della Venere dalle acque. Una illusoria finestra verso il mare mette in primo piano una delle divinità protettrici di Pompei, Venere, e accanto ad essa Marte.
Principi di geometria e simmetria si fondono con una sapiente cura del dettaglio nella casa di Loreio Tiburtino. Il restauro degli apparati decorativi, il consolidamento delle strutture murarie, oltre che di quelle del giardino ornamentale, hanno restituito ai visitatori affreschi, larari e un grande giardino, che simboleggiano la ricchezza del proprietario.
Il ruolo di Invitalia
Alcune delle domus sono state restaurate, sia nella parte architettonica sia in quella decorativa, grazie al Grande Progetto Pompei. Invitalia ha accelerato la progettazione, l'affidamento e la realizzazione degli interventi previsti dai 5 Piani esecutivi del Progetto e ha svolto la funzione di Centrale di Committenza per 10 interventi.
In particolare, per la domus della Venere in Conchiglia, di Loreio Tiburtino e di Giulia Felice, Invitalia ha fornito supporto per predisporre le documentazione di gara e ne ha accompagnato la procedura fino all'affidamento. Ha inoltre contribuito alle attività di rilievo e progettazione per la Casa di Giulia Felice.