Aree di crisi industriale, approvata la riforma delle Legge 181
Platea di imprese più ampia, semplificazione delle procedure e modifica della percentuale del finanziamento agevolato

È stata approvata la riforma della Legge 181 sulle aree di crisi industriale che semplifica le procedure con cui le imprese potranno richiedere e ottenere le agevolazioni previste per gli interventi di riconversione e riqualificazione.
Il decreto ministeriale 30 agosto 2019 rende lo strumento più agevole e accessibile alle PMI e alle reti d’imprese, nonché più funzionale a investimenti strategici ad alto contenuto tecnologico e con forte impatto occupazionale nei territori interessati.
Le novità introdotte puntano ad ampliare la platea di imprese potenzialmente beneficiare, anche attraverso un abbassamento della soglia minima di investimento - da 1,5 milioni di euro a 1 milione di euro - e procedure semplificate per l’accesso alle agevolazioni delle piccole imprese con investimenti inferiori a 1,5 milioni di euro.
Inoltre, le novità riguardano anche la percentuale del finanziamento agevolato che passa dal 50% fisso ad una percentuale che va dal 30 al 50%, a scelta dell’impresa. Presenti anche nuove tipologie di sostegno per favorire la formazione dei lavoratori e accordi di sviluppo per programmi di investimento strategici di importo pari o superiore ad 10 milioni di euro e con un significativo impatto occupazionale (c.d. fast track).
Con una circolare ministeriale saranno fornite le indicazioni sui criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni al fine di rendere operative le novità introdotte.