Arcuri: l'Agenzia sempre più orientata a generare impatto sociale, oltre che economico

“Da più parti sta emergendo che la ricchezza non è più tanto uguale al benessere. Dal 2013, l’Istat redige il rapporto sul Benessere Equo. A livello globale, i 17 Sustainable Development Goal dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile orientano le scelte dei principali Paesi. Anche in Invitalia misuriamo sempre di più in questa logica le nostre azioni: quotidianamente rilevando i risultati delle nostre attività, annualmente redigendo il nostro Bilancio Sociale”.

Così, l’Ad di Invitalia Domenico Arcuri interviene nel corso della cerimonia per il 10 anniversario di ItaliaCamp. E aggiunge: “Invitalia è infatti sempre più convinta che non basta più utilizzare con coscienza, competenza e probità il denaro pubblico che siamo chiamati a gestire. Serve che quei danari producano benessere ad una comunità la più larga possibile e per un tempo più lungo possibile. Siamo convinti che non sono solo i dati economici, seppur importanti, su cui dobbiamo essere giudicati, ma anche, o soprattutto, l’impatto sociale generato: quello degli effetti indiretti, più ampi e di più lungo periodo”.

“Ma questo - aggiunge Arcuri - vale per Invitalia, per le aziende oggi qui, per sempre più Stati, per l’Europa. Ci piace pensare che questo sempre più diffuso e crescente interesse per il benessere della persona e delle comunità, e non più solo per la ricchezza, sia frutto del lavoro fatto in questi 10 anni da ItaliaCamp e da tutti noi che ci abbiamo creduto e la abbiamo sostenuta. Ringraziamo quei ragazzi del BarCamp. E continueremo ad accompagnarli nella consapevolezza che non si siederanno sui risultati raggiunti, ma continueranno con impegno e passione nel loro, nel nostro, percorso di diffusione del benessere”.