Arcuri: “Con la Banca del Mezzogiorno ulteriore sostegno alle politiche di sviluppo e coesione”

L'amministratore delegato di Invitalia è intervenuto alle celebrazioni per il centenario dell'Unione Industriali di Napoli

28 aprile 2017

"La Banca del Mezzogiorno era nata con fini positivi ma si era trasformata in un'altra cosa in cui il Mezzogiorno era rimasto solo nel nome". Lo ha detto Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, intervenendo il 27 aprile 2017 al convegno "Le vie dello sviluppo", nell'ambito delle celebrazioni dei cento anni dell'Unione Industriali di Napoli, al quale hanno partecipato - tra gli altri - il ministro Claudio De Vincenti e il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Riguardo al completamento dell'acquisizione dell'istituto da parte di Invitalia, Arcuri ha ricordato che è necessario attendere l'autorizzazione della Banca  d'Italia.     

“L'operazione - ha sottolineato - ha un senso per dare un contributo ulteriore alle politiche di sviluppo e coesione. Al Sud, oltre ai tanti problemi da affrontare, c'è quello dell'accesso al credito. La banca faceva ormai due mestieri: dava credito ai dipendenti di Poste che compravano casa e ai dipendenti che avevano bisogno di convertire il quinto del loro stipendio. Magari molti di essi sono meridionali - ha  concluso l'AD - ma questo non legittimava il fatto che si chiamasse Banca del Mezzogiorno”.

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