Pesticidi biologici, l'invenzione che dà buoni frutti
La Bioecopest riesce a preservare frutta e verdura senza ricorrere agli antiparassitari convenzionali

Luca Ruiu, 39 anni, di Sassari, è un ricercatore impegnato ormai da tempo nello sviluppo di nuovi metodi (e prodotti) che possano preservare la frutta e la verdura senza il bisogno di ricorrere agli antiparassitari convenzionali.
Ha fondato la Bioecopest, un'azienda italiana specializzata in ricerca e sviluppo nel campo dei pesticidi eco-compatibili o biologici per il contenimento integrato di insetti, funghi, batteri ed altri organismi nocivi alle piante coltivate e ornamentali, alle produzioni zootecniche, alla salute dell'uomo e degli animali.
Per questa innovazione nel 2009 è stato premiato dall'Ambasciata americana in Italia con una borsa di studio Fulbright Best, e poco dopo ha conseguito i primi riconoscimenti per il lavoro svolto, tra cui il Premio Nazionale per l'Innovazione nel 2009 e il prestigioso Premio dei Premi conferito dal Presidente della Repubblica Italiana nel 2010.
L'obiettivo di Luca, oggi esperto di livello internazionale, è semplice: combattere gli ospiti indesiderati dei nostri cibi con l'utilizzo di microrganismi letali per gli insetti, ma assolutamente innocui per le piante e per l'uomo.
La sua società ha aperto i battenti nel Parco Tecnologico della Sardegna (presso il Centro di Tramariglio, nei dintorni di Alghero) e svolge attività di ricerca, sviluppo e marketing di prodotti naturali innovativi ed eco-compatibili
Inoltre sta svolgendo attività di servizi industriali i cui proventi sono interamente investiti in Ricerca & Sviluppo. Bioecopest oggi è aperta all'ingresso di investitori privati o industriali per supportare i costi di lancio del primo prodotto, il biomoschicida naturale, protetto da brevetto internazionale, per il quale la società ha firmato un accordo di licenza esclusiva con l'Università di Sassari. Il segreto di Luca? Focalizzarsi sui bisogni del mercato globale non ancora soddisfatti.