Turismo, pronto il Piano strategico 2017-2022

Il documento delinea lo sviluppo del settore per i prossimi sei anni. Il via libera definitivo a settembre 2016

1 agosto 2016

Rilanciare la leadership dell'Italia sul mercato turistico mondiale e rendere sempre più il turismo uno strumento di benessere economico e sociale per il paese.

Questo, in sintesi, è l'obiettivo del nuovo Piano Strategico del Turismo 2017-2022, nato da un ampio confronto tra Ministeri, Regioni, Anci, sindacati, associazioni di categoria.

Il PST è stato approvato dal Comitato permanente di promozione del turismo in Italia, presieduto dal Ministro Dario Franceschini, ed è pronto, dopo le ultime modifiche e integrazioni, a ricevere il via libera definitivo il 14 settembre 2016.

I Piano è nato con un inedito processo di partecipazione e condivisione avviato con gli Stati Generali del Turismo a Pietrarsa (Napoli) a ottobre 2015 e ad aprile 2016: grazie ad esso oggi l'Italia del turismo si è dotata di una visione unitaria, in cui istituzioni e operatori possono agire condividendo strategie e obiettivi.
 

Gli obiettivi del Piano

Gli sviluppi del settore per i prossimi 6 anni sono delineati in 4 obiettivi generali, articolati in 14 obiettivi specifici e 53 linee di intervento strategico.

Rivoluzione digitale, adeguamento della rete infrastrutturale, marketing innovativo, riduzione degli oneri burocratici e fiscali, miglioramento della quantità e qualità dell'occupazione, semplificazione del sistema normativo: sono alcuni dei punti fermi del Piano, che mette al centro il potenziale del turismo in termini di crescita economica: nel 2015 il contributo totale del comparto all'economia italiana è stato di 171 miliardi di euro, pari al 11,8% del Pil e al 12,8% dell'occupazione.

Tra le priorità del PST c'è un'ampia diversificazione delle mete turistiche, in modo che i flussi di visitatori non si concentrino solo sulle località più celebri e sovraffollate, ma vengano indirizzati verso altri territori ricchi di potenzialità ancora inespresse, ad esempio aree interne e rurali, medie città d'arte, parchi naturali e marini. Tutto all'insegna della sostenibilità ambientale e culturale.

Il Piano strategico, che approderà in Parlamento a settembre 2016, è concepito come organismo “vivo” in costante evoluzione: all'indirizzo  www.pst.beniculturali.it è possibile consultarlo e partecipare al suo continuo miglioramento.

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