Sei milioni di agevolazioni in Valtellina, previste 25 nuove assunzioni
Per Bordoni Srl investimenti per 16 milioni di euro
Invitalia dice sì alle agevolazioni per la Bordoni Srl, l’azienda familiare che ha creduto nell'export e soprattutto nella sfida di affrontare mercati ancora inesplorati per molti prodotti della gastronomia italiana. Grazie al salumificio Bordoni, la Bresaola Igp è infatti arrivata in Medioriente, negli Emirati Arabi e anche in Arabia Saudita.
Posseduta dalla famiglia Bordoni, la media impresa è attiva nella produzione e commercializzazione di Bresaola IGP e non IGP e membro del Consorzio di Tutela della Bresaola della Valtellina. Nel corso degli anni la società ha concentrato la propria attività sulla produzione della bresaola e per far fronte alle maggiori richieste del mercato ha già ampliato lo stabilimento: una prima volta nel 2000, poi nel 2004. Tra il 2007 e il 2012 l’impresa ha ottenuto certificazioni e autorizzazioni per l’esportazione.
Parte adesso un’altra sfida che, grazie alle agevolazioni ammesse da Invitalia, sarà realizzata presso il salumificio industriale di Mazzo di Valtellina (SO). Gli obiettivi: realizzare un nuovo opificio vicino a quello esistente; ampliare la capacità produttiva e la gamma di prodotti offerti; creare una nuova linea di prodotti relativa all’affettamento della bresaola nonché impianti innovativi, tecnologicamente più avanzati.
Il salumificio Bordoni realizza il 95% del fatturato in Italia e lavora con i più grandi marchi della salumeria italiana. Vuole adesso migliorare la propria presenza sulla grande distribuzione e sui mercati internazionali, sviluppando al contempo un sistema di filiera a rintracciabilità controllata. Lo farà grazie al programma di sviluppo ammesso da Invitalia e ascrivibile ai programmi di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Programma di sviluppo che prevede investimenti per 15.782.000 euro, interamente ammissibili alle agevolazioni, che sono pari a 6.234.218 euro nella sola forma di Contributo a fondo perduto. Sarà consistente anche l’impatto occupazionale: da 34 attuali dipendenti si passerà a 59 dipendenti a regime, ovvero nel 2021 con la previsione, quindi, di 25 nuovi assunti.
Un progetto importante, un investimento che punta sull’innovazione, sulla valorizzazione dei prodotti italiani nel mondo, sulla tutela e sulla crescita occupazionale in piena coerenza con gli obiettivi di Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo del Paese.