Scuola, il Tar Lazio boccia ricorso contro il bando per l’acquisto di arredi indetto dal Commissario Straordinario
La gara è stata pienamente regolare e nel pieno rispetto della normativa vigente

La gara del Commissario Straordinario Domenico Arcuri per l’acquisto dei banchi scolastici è stata pienamente regolare e nel pieno rispetto della normativa vigente. Lo ha stabilito il Tar del Lazio che ha bocciato il ricorso presentato da alcune aziende di arredi. La sentenza sgombra anche il campo dalle polemiche sorte nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione della gara e certifica la piena legittimità e trasparenza delle procedure adottate dal Commissario Straordinario per l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico.
Le aziende produttrici avevano contestato alcuni capitoli del bando di gara. In particolare, quello relativo ai tempi previsti per la consegna dei banchi, ritenuti troppo brevi, l’assenza di un piano dettagliato dei fabbisogni e la mancanza di specifiche sulle dimensioni degli arredi da fornire. Contestazioni che sono state tutte rigettate dai giudici. In particolare, per quanto riguarda i tempi previsti per la consegna, la procedura - si legge infatti nella sentenza -era proprio volta ad “assicurare la e tempestiva” e, allo stesso tempo, “sicura” ripresa delle attività scolastiche”.
Anche per quanto riguarda la flessibilità sulle dimensioni e le quantità dei prodotti offerti, i giudici hanno ritenuto corrette e legittime le decisioni adottate dal Commissario, perché avevano l’obiettivo di garantire la più ampia partecipazione alla gara, con “la possibilità di aggiudicazione a più operatori economici, fino a integrale copertura quantitativa e territoriale delle esigenze”. La gara, come si sa, si è chiusa con la fornitura da parte di undici imprese di un numero di banchi che ha coperto per intero il fabbisogno richiesto dal ministero dell’Istruzione.