Pompei, via all’indagine per rilevare la qualità dell’esperienza di visita nel sito archeologico
L’analisi punta a rilevare i cambiamenti ottenuti anche grazie al lavoro fatto da Invitalia per il Grande Progetto Pompei
Quali e quanti cambiamenti sta introducendo il Grande Progetto Pompei (GPP) nell’area archeologica e, in generale, nel territorio? E come vengono percepiti dal visitatore e dagli stakeholder? In che modo ha inciso il supporto di Invitalia nell’implementazione di questi cambiamenti? È a queste domande che intende rispondere l’indagine avviata da Human Foundation in collaborazione con Invitalia.
Nei giorni scorsi è partita, infatti, la somministrazione di un questionario ai visitatori per rilevare la percezione della qualità di visita agli scavi; parallelamente l’indagine sta rilevando la percezione dei cambiamenti da parte degli operatori economici sul territorio, nonché dei principali interlocutori istituzionali.
Il questionario è anonimo e può essere compilato da chiunque abbia visitato gli scavi di Pompei. Gli spunti più interessanti però, ai fini della stima dell’impatto del GPP, sono attesi da coloro che abbiano visitato il Parco prima del 2012 e poi successivamente all’attuazione dei vari interventi.
L’analisi punta a rilevare i cambiamenti ottenuti anche grazie al lavoro fatto da Invitalia per il Grande Progetto Pompei, dal 2012 a oggi, non solo per comprendere i punti di forza e di debolezza del modello di intervento ma anche per far emergere elementi utili a sviluppare nuove iniziative di tutela e di valorizzazione dei Beni Culturali, per mappare, in generale, i cambiamenti generati e di ipotizzare la teoria del loro sviluppo.
Human Foundation è una fondazione che promuove la collaborazione tra pubblica amministrazione, imprese sociali e operatori economici per generare e realizzare soluzioni innovative ai problemi sociali.