Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno, dai progetti alle opere

27 giugno 2012

Pronti a partire i lavori per 16 Poli museali di eccellenza in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia: sono previsti più di 120 interventi e uno stanziamento complessivo di oltre 300 milioni di euro. Questi i risultati del “Progetto pilota Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno”, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), e dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) e Invitalia, presentati oggi durante il convegno “Mumex: Culture d’Italia: Dai progetti alle opere”, che si è svolto a Roma, a cui sono intervenuti anche i Ministri Lorenzo Ornaghi e Fabrizio Barca.
Dopo la selezione delle candidature a Polo museale da parte del MIBAC; la realizzazione delle analisi di prefattibilità sui Poli selezionati e la progettazione degli interventi previsti sui singoli istituti coinvolti (tra musei e siti archeologici) sono arrivate anche le risorse assegnate dal CIPE il 23 marzo 2012 e dall’Atto di reindirizzo e riprogrammazione del Piano di Azione e Coesione per il Mezzogiorno assunto dal Governo l’11 maggio scorso, che consentiranno di terminare la realizzazione materiale delle opere proposte.

Il progetto Mumex, partito nel 2008, è pronto dunque a entrare nella fase più operativa: l’obiettivo è potenziare la qualità dell’offerta museale del Mezzogiorno e contribuire alla crescita economica e sociale dei territori coinvolti, attraverso interventi strutturali sul patrimonio culturale in grado di garantire prospettive reali di sviluppo.

Per Fabrizio Barca, Ministro per la Coesione Territoriale ha sottolineato che “nel caso dei poli museali, si è virtuosamente partiti dai progetti per arrivare ai fondi. Qui si tratta di valorizzare un patrimonio e un identità culturali forti, anche creando una rete di servizi di qualità. I più importanti obiettivi, che deovono essere misurabili, sono l'alto standard di legalità, dei restauri che possano essere stabili per i prossimi venti anni, il rispetto dei tempi di realizzazione e un processo partecipativo da attuarei con le popolazioni".

Ottenere risultati concreti nel Mezzogiorno è possibile – ha detto Domenico Arcuri, Amministratore Delegato di Invitalia – e lo dimostra il fatto che abbiamo aperto la strada alla realizzazione tangibile di interventi, nonostante le condizioni spesso molto difficili delle aree in cui il Progetto opera. Questi risultati sono il frutto di una costante e proficua collaborazione della nostra Agenzia con il MiBAC, il DPS e le Soprintendenze locali per portare avanti il progetto, una collaborazione non banale, che ci ha consentito anche di razionalizzare i tempi a disposizione”.

Per Il Ministro per i Beni e le Attività culturali, Lorenzo Ornaghi, "oggi si è presentata un'esperienza concreta di progettazione e di intervento sul Mezzogiorno. Invitalia si rivolge con il progetto e le misure agevolative, agli aspiranti imprenditori, soprattutto giovani e creativi, nei settori della cultura e del turismo per la realizzazione di un ricambio generazionale e la formazione di una diversa imprenditorialità. I poli culturali del mezzogiorno possono rappresentare il luogo dove sviluppare una nuova imprenditorialità giovanile".

Nel corso del convegno – a cui ha partecipato anche, Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale del MiBAC - è stato presentato lo studio: “Poli museali d'eccellenza nel Mezzogiorno: gestioni a confronto nel contesto europeo” di Alessandro F. Leon, pubblicato su un numero speciale della Rivista "Economia della Cultura" edita da "IL Mulino". Lo studio, dopo aver condotto un’analisi sul sistema di offerta culturale del Mezzogiorno e sul posizionamento competitivo delle diverse tipologie museali, individua una serie di funzioni di valorizzazione dei beni culturali per definire dei modelli di riferimento e tenta di indicare le migliori best practices esportabili nel Mezzogiorno. Tenta infine di indicare quali siano le politiche da mettere in atto per migliorare la crescita e sviluppo del territorio puntando sulle risorse culturali.

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