Online il Rapporto Iperico sull’attività di contrasto per la lotta alla contraffazione in Italia
Dal rapporto emerge che fra il 2008 e il 2018 sono stati sequestrati circa 542 milioni di pezzi per oltre 5,5 miliardi di euro

Si chiama IPERICO ovvero Intellectual Property – Elaborated Report of the Investigation on Counterfeiting ed è la banca dati sulle attività di contrasto alla contraffazione in Italia sviluppata sotto la guida della Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico, con il supporto di un pool di esperti di Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e del Servizio Analisi Criminale del Ministero dell'Interno.
Ed è proprio a partire dai dati raccolti in IPERICO, che la Direzione Generale, in collaborazione con Invitalia, ha pubblicato il Rapporto Iperico 2020, che analizza l’attività di contrasto alla contraffazione in Italia nel periodo dal 2008 al 2018.
Suddiviso in tre sezioni, il Rapporto analizza i dati aggregati sui sequestri per Contraffazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Guardia di Finanza e quelli sui sequestri per violazioni delle norme sul Made in Italy e sulla Sicurezza dei prodotti.
Infine, sono riportati i dati sui sequestri per contraffazione di Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale.
Complessivamente, fra il 2008 e il 2018, in Italia sono stati sequestrati circa 542 milioni di pezzi per un valore complessivo di oltre 5,5 miliardi di euro.
Il maggior numero di sequestri riguarda gli accessori (59.429 sequestri) e l’abbigliamento (con 36.650 sequestri) che insieme rappresentano circa il 55% del totale. Seguono calzature (12,5%), orologi e gioielli (8,5%) e altre merci (7,3%). La restante percentuale è riferibile a occhiali, apparecchiature elettriche, profumi e cosmetici, giocattoli e apparecchiature elettroniche.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, ai primi posti vi sono Lombardia e Lazio seguite da Campania, Puglia e Toscana.
L’Asia – ad esclusione del Medio Oriente – con l’83,29% è la principale area di provenienza dei prodotti sequestrati.