L'Aquila, il Ministro Franceschini inaugura il nuovo museo

Il 19 dicembre aprirà lo spazio espositivo realizzato nell'ambito del progetto Mumex

16 dicembre 2015

Il 19 dicembre, alle ore 11.00, il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini inaugurerà il nuovo Museo dell'Aquila, nei locali dell'ex Mattatoio della città, facendo a tutti gli aquilani un bel regalo di Natale.

Il nuovo Museo, che si trova nel Borgo Rivera, in prossimità della Fontana delle 99 cannelle, sorge in un'area fortemente simbolica, legata alla fondazione della città ed è stato realizzato, anche grazie ad Invitalia, nell'ambito del Progetto Mumex – Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno.

Il progetto del nuovo spazio espositivo della città è stato realizzato con l'obiettivo di creare un luogo di incontro, nel centro storico de L'Aquila, dove restituire ai cittadini alcune delle opere più significative del Museo Nazionale d'Abruzzo, precedentemente ubicato nel Castello Cinquecentesco.

 

Un intervento “speciale”

Il Museo Nazionale d'Abruzzo viene inaugurato nel 1951 dal Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi. Parte così, nel Castello Cinquecentesco, attraverso la raccolta di testimonianze della civiltà artistica locale, la narrazione documentaristica del territorio abruzzese. Una narrazione che si interrompe bruscamente con il terremoto nella notte del 6 aprile 2009.

Per questa ragione, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBACT) – con il coordinamento della Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Abruzzo – decide di promuovere un intervento speciale, per allestire nell'ex Mattatoio di Borgo Rivera un nuovo spazio espositivo del Museo Nazionale.

La realizzazione del progetto viene quindi affidata a Invitalia, nell'ambito di Mumex, l'iniziativa che ha l'obiettivo di rendere il patrimonio culturale del Mezzogiorno un fattore di sviluppo economico e sociale.

 

Il progetto museografico

Ispirato a criteri museografici moderni, il progetto nasce per valorizzare sia la dimensione narrativa del Museo, sia i collegamenti delle opere esposte con le chiese, i monumenti e in generale con il patrimonio culturale della Regione.

Sette le sale espositive, concepite come ambienti flessibili e polifunzionali, capaci non solo di valorizzare le opere ma anche di trasformarsi in luoghi d'incontro e spazi didattici.

Suddivise per periodo cronologico, le sale ospitano le “Antiche Madonne d'Abruzzo”, una selezione di sculture lignee e tavole dipinte, realizzate da maestri abruzzesi tra la fine del XII e la metà del XIV secolo, oltre alle testimonianze più significative della civiltà artistica locale, dal Medioevo fino al Settecento.

Tra le oltre 100 opere d'arte esposte ci sono anche il Cristo deposto, proveniente dal Duomo di Penne (Pescara), restaurato dopo i gravi danni provocati dal sisma e la pala Immacolata Concezione e Santi di Giovanni Paolo Cardone, precedentemente esposta in una chiesa cappuccina andata distrutta, per il restauro della quale è stata messa a punto una nuova metodologia di distensione della tela.

 

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