Intervento dell’AD Bernardo Mattarella all’evento MoltoEconomia
Dalla gestione delle aree di crisi alla gestione delle aree di transizione. Il ruolo anticiclico dell’Agenzia

In questi anni di crisi Invitalia "è intervenuta con immediatezza, adattando gli strumenti alle esigenze del momento, registrando una grossa reattività da parte delle imprese, sia attraverso una domanda di sostegno agli investimenti sia attraverso la domanda di credito, utilizzando il Fondo di garanzia per le Pmi di Mediocredito Centrale". E' quanto ha detto Bernardo Mattarella, Amministratore delegato di Invitalia, nel corso dell'evento 'La recessione che verrà' organizzato da MoltoEconomia del 'Messaggero'.
Nel corso della mattinata hanno preso la parola alcuni protagonisti di realtà pubbliche e private, che hanno ragionato su alcuni quesiti cruciali per il contrasto alla recessione che verrà e per il necessario avvio di un nuovo percorso di crescita. Il Commissario UE all’Economia Paolo Gentiloni è intervenuto sul tema “Le sfide e le prospettive per l’Europa. Il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, sul tema "L'agenda delle priorità".
Mattarella ha proseguito il suo intervento tracciando uno scenario in cui l’Agenzia "sarà attore per lo sviluppo integrale e sostenibile del Paese interpretando la nuova politica industriale che dovrà essere coerente con il contesto in cui ci troviamo, di totale ridisegno delle catene di valore" con un "ruolo di operatore reattivo rispetto alle politiche industriali del governo, anticipando eventualmente un periodo di potenziale criticità, cominciando a gestire non solo le aree di crisi, cosa che già facciamo, ma anche pensando di cominciare a gestire le aree di transizione”.
Il passaggio finale dell’intervento di Mattarella è stato dedicato al ruolo anticiclico di Invitalia soprattutto sulle aree a povertà occupazionale: “Il PNRR è sicuramente molto importante, ma non dimentichiamo che anche la programmazione comunitaria ordinaria 2021-27 destina al sostegno del Mezzogiorno l’80% di circa 150 miliardi di euro. Sono tutti fondi che dovranno essere gestiti anche da Invitalia. Vorrei citare “Resto al Sud”, lo strumento rivolto a interventi di minor dimensione aziendale e che in 3 anni dal 2018 al 2021 ha investito quasi 400 mil di euro per la creazione di piccole imprese di giovani che restano nel Mezzogiorno invece di andare altrove, attivando altrettanti finanziamenti bancari e dando lavoro a circa 28mila persone. Per cui c’è molto già realizzato e si può migliorare sempre la realizzabilità, ma l’anticiclicità di alcune misure che gestiamo è fondamentale per dare risposte in questo periodo.”