Il Commissario Arcuri al congresso dei medici di famiglia a Villasimius
"Grazie per quello che avete fatto nei giorni terribili della pandemia"

"Grazie per quello che avete fatto nei giorni terribili della pandemia". Così il Commissario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri si è rivolto ai medici di famiglia nel corso del suo intervento al 77° congresso nazionale della Fimmg - Federazione italiana dei medici di medicina generale a Villasimius (Cagliari).
Arcuri ha ricordato che: "durante l'epidemia la medicina del territorio è stata sotto stress ed ha perduto molte vite". Ora "Siamo attrezzati a contenere la forza di una eventuale seconda ondata pandemica. Per i numeri che abbiamo realizzato finora, però abbiamo bisogno di rafforzare il territorio".
Il Commissario straordinario ha quindi proseguito passando in rassegna alcuni dati di particolare significato:"Ieri eravamo il 18° paese per numero di contagiati e il 21 marzo eravamo il secondo; il 21 marzo avevamo 793 morti e ieri erano 28; sempre a marzo avevamo 6.525 posti in terapie sub intensive e ieri erano 14.000, avevamo fatto 26.000 tamponi e ieri 99.000. Il risultato è che la Francia ha registrato ieri 34.000 nuovi contagi, la Spagna 23.000, la Gran Bretagna 11.000 e l'Italia 2.677, cioè 15 volte meno che in Francia. Noi dobbiamo essere orgogliosi dello sforzo che abbiamo fatto in questi mesi. Siamo stati una comunità responsabile".
"Per ora - ha continuato Arcuri - abbiamo stabilizzato 7.000 posti di terapia intensiva e 15.000 di sub intensiva, e abbiamo già avviato un piano di rafforzamento delle reti ospedaliere Covid che porteranno altri 3.500 posti stabili in intensiva e 4.500 in sub intensiva".
“Abbiamo distribuito 922 milioni di DPI ai territori, e abbiamo aggiunto 322 milioni di mascherine chirurgiche che in 22 giorni abbiamo mandato a 16.900 istituti scolastici. Insieme a 663.000 litri di gel igienizzante. Nessun paese al mondo riesce a fare altrettanto. Abbiamo distribuito 9 milioni di test molecolari, 255.000 test rapidi, 2 milioni di kit sierologici rapidi per la scuola, 4.608 ventilatori per la terapia intensiva e oltre 30.000 caschi per i primi interventi quando il virus assume forza insopportabile.”
"Dobbiamo essere orgogliosi come italiani: all'inizio della pandemia facevamo fatica a distribuire le mascherine essenziali nei luoghi di maggiore fragilità. Oggi ne distribuiamo 11 milioni in 18,000 istituti scolastici e le produciamo tutte da soli. Si tratta di una grande operazione di riconversione industriale”
“Rafforzare il territorio significa rafforzare la costruzione non solo di comunità responsabili ma anche coese e più efficienti. Significa non lasciare le persone sole” ha concluso il Commissario straordinario.