Cultura Crea: massima trasparenza nell'erogazione degli incentivi
Precisazione di Invitalia a seguito di alcuni articoli di stampa
In merito alle notizie pubblicate dalla stampa nell'ambito di un'indagine della Procura di Roma - su colloqui con i tecnici di Invitalia da parte di un ex cognato del Sottosegretario ai Beni Culturali, Antimo Cesaro, circa la possibilità di far ottenere incentivi ad un'associazione, si precisa che:
- Invitalia gestisce, tra i molti incentivi, anche l'agevolazione Cultura Crea dedicata alla nascita e al consolidamento di imprese nei settori del turismo, della cultura e della creatività. Ad oggi sono pervenute 579 proposte di investimento e ne sono state approvate 63.
- La totalità delle relazioni fra i proponenti e Invitalia per la totalità delle richieste di agevolazioni, come oramai accade da anni, avviene attraverso un portale Internet dedicato. Pertanto esse sono interamente trasparenti e tracciate.
- Gli ingressi nella sede di Invitalia da parte di tutti i cittadini, quindi anche coloro che richiedono informazioni relative alle agevolazioni, sono registrati su un apposito registro informatico. Nessun collaboratore dell'onorevole Cesaro ha avuto accesso a questi uffici per avere un colloquio con i tecnici di Invitalia.
Per completezza di informazione si segnala, infine, che in ragione delle relazioni istituzionali che prevedono collaborazioni fra organismi di controllo e società pubbliche, al fine di garantire massima trasparenza e legalità al processo di erogazione degli incentivi, tra i richiedenti le agevolazioni di Cultura Crea è presente la Aristeia, Servizi Culturali e digitali S.R.L, Impresa sociale, che ha presentato domanda per accedere all'incentivo l'8 novembre del 2016. La proposta è stata bocciata il 13 aprile 2017, a seguito dell'istruttoria svolta dagli uffici. La comunicazione sulla non ammissibilità alle agevolazioni è stata inviata ai proponenti il 18 aprile 2017.