Contratto di sviluppo, boom di progetti
Presentate 69 domande per oltre 2,674 miliardi di investimenti nei primi due giorni di apertura dello sportello on line di Invitalia
Sono 69 le domande presentate a Invitalia nei primi due giorni di apertura dello sportello per i Contratti di Sviluppo. Altre 35 sono in compilazione.
Undici sono i progetti che riguardano il Centro-Nord, mentre gli altri 58 provengono dalle regioni del Sud.
Sono state complessivamente richieste agevolazioni per 1,527 miliardi di euro (il 71% per il Sud), a fronte di potenziali investimenti per 2,674 miliardi di euro. L'incremento occupazionale previsto è di 6.227 nuovi addetti.
Tra le domande presentate, 29 riguardano progetti di sviluppo industriale, 23 le attività turistiche, 14 la trasformazione di prodotti agricoli e 3 la tutela ambientale.
La numerosità delle proposte di Contratto di Sviluppo, giunte poche ore dopo la riapertura dello sportello afferma l'Amministratore Delegato di Invitalia, Domenico Arcuri sono un'indiscutibile testimonianza della ripresa finalmente in atto nel nostro sistema produttivo. Le imprese italiane hanno riacceso i motori e le imprese straniere hanno ripreso a considerare il nostro Paese un luogo dove è possibile investire. Il Contratto di Sviluppo aggiunge Arcuri conferma la sua validità ed è un'importante risposta del governo alla domanda di sviluppo. Invitalia si impegnerà, come e più che nel passato, a ridurre al massimo i tempi di valutazione di queste proposte continuando a garantire il più alto livello di trasparenza (ormai tutto l'iter avviene on line) e, per quanto nelle sue possibilità, di semplificazione.
Il Contratto di Sviluppo è il principale strumento di politica industriale del nostro Paese per realizzare investimenti strategici e innovativi di grandi dimensioni nel settore industriale, turistico e di tutela ambientale.
Le risorse finanziarie, che provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020, sono destinate per l'80% al Mezzogiorno e per il 20% alle regioni del Centro-Nord e potranno essere incrementate ulteriormente con i fondi della Programmazione Comunitaria e nazionale.