Collaborazione economica e commerciale tra imprese italiane e cinesi

25 giugno 2012

Con l’obiettivo di accrescere gli investimenti reciproci tra Italia e Repubblica Popolare Cinese, lnvitalia - Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - e ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane - il  22 giugno hanno organizzato, presso la sede romana dell’Agenzia ICE (via Liszt, 21), il workshop “Doing Business in Italy, Guandong and Macao”.

All’iniziativa prende parte una delegazione di oltre 30 tra rappresentanti istituzionali e imprenditori attivi nei settori costruzioni, immobiliare, turismo, consulenza, trading, commercio all’ingrosso e al dettaglio provenienti dalla Provincia del Guangdong e dalla Regione Amministrativa Speciale di Macao, che hanno avuto l’opportunità di incontrare i rappresentanti di aziende italiane interessati sia ad accogliere capitali esteri che ad investire in territorio cinese nei settori selezionati.

Sono intervenuti ai lavori per parte italiana Marinella Loddo, Dirigente dell’Area Collaborazione Industriale e Rapporti con gli Organismi Internazionali dell’Agenzia ICE, Giuseppe Arcucci, Direttore Investimenti Esteri di Invitalia e Rui Mi, Project Manager di Invitalia. Tra i relatori di parte cinese Zhang Zunfang, Ministro Consigliere Ufficio Commerciale dell’Ambasciata cinese in Italia, Wu Jun, Vice Direttore Generale del Department of Foreign Trade and Economic Cooperation (DOFTEC) della Provincia del Guandong, Cheong Chou Weng, Presidente del Trade and Investment Promotion Institute di Macao e Wang Qingli, Vice Sindaco della Municipalità di Zhuhai.

Il programma dei lavori ha previsto inoltre una sessione dedicata agli incontri bilaterali tra gli operatori italiani e le controparti cinesi.

Con il DOFTEC Invitalia ha consolidato da tempo un rapporto di collaborazione per favorire le possibili integrazioni tra le economie di Italia e Cina e per attrarre i capitali asiatici sulle opportunità di investimento soprattutto nei settori a più elevato tasso di innovazione.

Sul piatto ci sono, da un lato, gli ingenti capitali del Dragone pronti a far rotta sull'Italia, dall'altro l'avvio di sinergie e collaborazioni tra le aziende dei due Paesi interessate a farsi largo nei rispettivi mercati.

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