CIS Taranto
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Il Tavolo istituzionale permanente è da oggi l’unico organismo di governance per il Cis di Taranto. Il suo compito è assicurare il miglior coordinamento delle iniziative già in corso e di quelle da attivare per lo sviluppo dell’area con la finalità ultima di accrescere il benessere sociale, culturale, economico, occupazionale e ambientale dei cittadini.
Come disposto dal Dpcm del 3 febbraio scorso, il Tavolo istituzionale permanente per l’area di Taranto è stato ricostituito e si è oggi insediato a Palazzo Chigi, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, del Sottosegretario alla presidenza, Sen. Mario Turco, e del dr. Domenico Arcuri, Amministratore delegato di Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo che è soggetto attuatore del Cis. Del Tavolo fanno anche parte rappresentanti di tutte le amministrazioni coinvolte nell’attuazione del CIS, ovvero: i ministeri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente, delle Infrastrutture e trasporti, della Difesa, dei Beni le Attività culturali e il Turismo, della Salute, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, delle Politiche agricole e forestali, del Sud e Coesione territoriale; il presidente della Regione Puglia, della Provincia di Taranto, i sindaci dei Comuni di Taranto, Statte, Montemesola, Massafra, Crispiano; il Commissario Straordinario dell’Ilva; il prefetto di Taranto, il presidente dell’Autorità portuale del Mare Ionio, la Camera di Commercio della città Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo del governo che è soggetto attuatore del Contratto istituzionale di sviluppo.
Come unico presidio istituzionale che assorbe le funzioni di tutti i tavoli tecnici precedentemente istituiti, il Tavolo garantisce il coordinamento di tutte le iniziative da svolgere nell’ambito del CIS, assicura la gestione e l’integrazione con altri programmi di intervento come quello per la valorizzazione del patrimonio culturale dell’area di Taranto (Delibera CIPE 10/2018), per il rilancio delle aree colpite da crisi industriali e di settore (L. 181/89) e anche per le iniziative per la XX edizione dei Giochi del Mediterraneo, prevista a Taranto nel 2026.
Nel ricordare che il Cis dell’area di Taranto era stato istituito il 30 dicembre 2015, Domenico Arcuri ha spiegato che: “Il bisogno di accelerazione e coordinamento è evidente. In quattro anni, solo il 25% degli interventi previsti sono stati conclusi, con una spesa realizzata pari al 7,7% della dotazione finanziaria complessiva. Considerando poi la capacità di spesa realizzata dal 2015 al 2019, la velocità di realizzazione del residuo programma d’investimento è pari a 10,4 anni. Attualmente – prosegue Arcuri - ci sono 15 diverse stazioni appaltanti, 16 differenti fonti finanziarie, il 63% dei fondi non ancora utilizzati e 40 interventi previsti di cui solo 10 conclusi. Insomma, malgrado il tempo trascorso e nonostante la grande disponibilità di risorse finanziarie, non si è realizzato molto”.
Il Sottosegretario Turco, Invitalia ed il RUC avvieranno da subito incontri con le Amministrazioni: per valutare l’attuale la cantierabilità e l’avanzamento fisico degli interventi; proporre al Tavolo il definanziamento di interventi non più realizzabili e acquisire nuove proposte, in linea con il CIS, immediatamente cantierabili.
“La riprogrammazione sarà resa possibile dai definanziamenti, nonché dall’assegnazione delle economie maturate. È pertanto necessario condividere sin da ora che deve essere assegnata assoluta centralità all’avanzamento fisico degli interventi. Verrà pertanto inviata a tutti i componenti del Tavolo, già questa sera, una scheda rilevazione che inerisce solo l’avanzamento fisco e i fabbisogni strumentali all’immediata accelerazione degli interventi. Il monitoraggio degli interventi, in termini di avanzamento fisico e di spesa, consentirà al Tavolo di decidere quali azioni/misure intraprendere per accelerare gli investimenti.
Il 13 marzo a partire dalle ore 10.00 in Prefettura il Sottosegretario Mario Turco e l’Ad di Invitalia, Domenico Arcuri, avvieranno la ricognizione sull’effettivo stato di avanzamento degli interventi con le amministrazioni interessate. Nelle settimane a seguire si avvierà il confronto con il territorio per sollecitare l’attuale e la potenziale domanda di sviluppo così da arrivare al mese di aprile per condividere nel Tavolo le misure di accelerazione.