CIS Matera, completata la sezione “Preistoria” del Parco della Storia dell’Uomo
Invitalia ha curato il Documento Preliminare della Progettazione e il coordinamento dei successivi servizi di progettazione, direzione ed esecuzione dei lavori

Concluso l’intervento Parco della Storia dell’Uomo – Preistoria che ha portato alla riqualificazione del sito archeologico di Murgia Timone, situato nell’omonimo altopiano che sovrasta il massiccio roccioso verso est, di fronte alla Civita, l'antico centro storico di Matera.
L’intervento si inserisce nell’ambito del CIS Matera, di cui Invitalia è Soggetto attuatore. In particolare, Invitalia ha curato la redazione del Documento Preliminare della Progettazione e il coordinamento dei successivi servizi di progettazione, direzione ed esecuzione dei lavori.
Le scelte progettuali sono state frutto di un’approfondita analisi della situazione preesistente: l’obiettivo era infatti realizzare una serie di interventi in grado di coniugare l’esigenza di promozione e di fruizione del patrimonio archeologico con la necessità di salvaguardare, tutelare e conservare uno dei più importanti siti che testimoniano la presenza umana nel territorio materano in epoca preistorica.
È stata quindi realizzata una passerella lignea amovibile per controllare l’accesso all’area – anche per le persone diversamente abili – ed evitare fenomeni di usura delle risorse naturali causati dal calpestio indiscriminato e non consapevole.
Per consentire al visitatore di immergersi in momenti di vita quotidiana dell’epoca, all’interno dell’ex ovile dello Jazzo Gattini sono stati realizzati degli allestimenti multimediali e un info point per approfondire il percorso di visita.
Sono stati eseguiti, inoltre, interventi di conservazione, consolidamento e valorizzazione di tre tombe che versavano in condizioni di avanzato degrado e scavi archeologici che, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza, hanno portato alla luce nuove indicazioni sulla funzionalità del fossato che perimetra l’area del villaggio neolitico.
Alcune anomalie riscontrate nel corso della campagna di indagini hanno permesso di identificare elementi innovativi e strutture in situ di cui non si era avuta mai alcuna informazione, quali una nicchia ovale scavata nella parete esterna del fossato, interpretabile come un’installazione pirotecnica, oppure il taglio presente nel banco roccioso di una tomba, interpretabile come struttura funzionale all’alloggiamento di oggetti di corredo o allo svolgimento di un rituale funerario o ancora come traccia della volontà di realizzare una terza camera funeraria.