Brevetti+ 2, boom di domande nei primi tre giorni di apertura dello sportello

Nelle 24 ore iniziali 55 le domande presentate e 137 quelle in fase di compilazione

8 ottobre 2015

Sono 55 le domande presentate a Invitalia il 6 ottobre, primo giorno di apertura dello sportello dedicato alla misura Brevetti+ 2, l'incentivo per le piccole e medie imprese che vogliono valorizzare i brevetti  sotto il profilo economico. Il trend positivo è proseguito anche nei giorni successivi: dopo 72 ore le domande presentate sono diventate 76 e quelle in fase di compilazione 188.

Tornando al primo giorno di apertura dello sportello, delle 55 domande già presentate, 40 arrivano dalle regioni del Centro-nord e 15 da quelle del Sud. E' la Lombardia ad avere il primato al Nord staccando tutte le altre regioni con 18 domande presentate, mentre la Campania domina tra le regioni del Sud con le sue 8 domande. Il 70% riguarda il settore dei servizi di industrializzazione e ingegnerizzazione mentre il 23% quello dei servizi per l'organizzazione e lo sviluppo. Solo il  7% delle domande è per i servizi di trasferimento tecnologico.

L'incentivo vuole favorire le micro, piccole e medie imprese che intendono perseguire una strategia di sviluppo attraverso la valorizzazione dei  titoli di proprietà industriale. Le agevolazioni di Brevetti+2 sono destinate alle imprese, anche appena costituite, con sede legale e operativa in Italia, che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti:

  • sono titolari o licenziatari di un brevetto rilasciato successivamente al  1° gennaio 2013;
  • hanno depositato una domanda di brevetto successivamente al 1° gennaio 2013;
  • sono in possesso di una opzione d'uso o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza di un brevetto rilasciato successivamente al 1° gennaio 2013;
  • sono spin-off accademici costituiti da meno di 12 mesi e titolari di un brevetto concesso successivamente al 1° gennaio 2012.

È previsto un contributo a fondo perduto fino a 140.000 euro, che non può superare l'80% dei costi ammissibili. Per gli spin-off universitari le agevolazioni possono arrivare al 100% dei costi, sempre nel limite massimo di 140.000 euro. Gli incentivi sono concessi nel regime de minimis. I contributi finanziano i servizi specialistici legati alla strategia di valorizzazione di un brevetto, tra cui: studi di fattibilità, progettazione dei prototipi, test di produzione, analisi degli sviluppi di mercato, rilascio di certificazioni.

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