Area di crisi Terni-Narni: 212 manifestazioni di interesse
Circa 40 i progetti candidabili alla Legge 181, con 190 milioni di investimenti e 500 posti di lavoro
Sono 212 le manifestazioni di interesse a investire nell'area di crisi "Terni-Narni" nell'ambito del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale.
Questo è l'esito della call promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Umbria e Invitalia per definire i fabbisogni di investimento delle imprese.
Da una prima analisi delle proposte presentate, sono 39 le iniziative imprenditoriali potenzialmente candidabili agli incentivi della Legge 181/89: gli investimenti previsti per questi progetti ammontano a circa 190 milioni di euro, con la creazione di oltre 500 nuovi posti di lavoro.
La maggior parte dei progetti riguarda il settore manifatturiero, seguito dalle attività professionali e scientifiche. In evidenza, per volume di investimenti previsti, anche le attività di gestione rifiuti e risanamento.
Il 64% delle proposte nei settori produttivi sono di piccole dimensioni (meno di 1,5 milioni di euro). A di sopra di questa soglia, e fino a 20 milioni di euro, si colloca il 34% dei progetti, che concentra circa la metà degli investimenti e della nuova occupazione previsti. Il restante 2% riguarda tre iniziative che sviluppano investimenti superiori a 20 milioni di euro.
Degne di nota le manifestazioni nel comparto R&S (44 iniziative), mentre ininfluente è il dato sull'agricoltura.
Al momento sono in corso gli approfondimenti sulle proposte pervenute per calibrare al meglio l'utilizzo degli strumenti agevolativi e l'impiego delle risorse finanziarie.