Arcuri: “Obiettivo è rendere filiere competitive a livello globale”
L'AD di Invitalia nel suo intervento alla conferenza su Etica ed Economia di “Nemetria”
“Le filiere italiane sono raccontabili con ‘piccolo è bello’. Ma questo poteva valere fino a qualche tempo fa. Oggi bisogna pensare a un insieme di eccellenze minute che possano fare una forza capace di reggere la competizione globale. Ed è in questo senso che la relazione tra filiere e sviluppo de Paese ha una centralità crescente”. Così Domenico Arcuri, Amministratore Delegato di Invitalia intervenendo alla conferenza su Etica ed Economia di “Nemetria”.
“Quali azioni, in questo senso, dobbiamo perseguire ? Nel futuro le filiere dovranno provare a sostituire la parola ‘leader’ con quella di ‘catalizzatore’, che non significa sia quella più grande ma - ad esempio - quella più innovativa, che attorno a se può generare una filiera. Poi, le filiere, non devono più essere solo produttive ma anche distributive, commerciali. Le politiche, inoltre, dovrebbero essere poche e non così frammentate come sono oggi, dovrebbero essere ‘semi-automatiche’ e consentire un reale confronto tra domanda e offerta di sviluppo. Si deve infine provare a ristabilire un maggior equilibrio territoriale, senza ricorrere a politiche straordinarie - che non funzionano - ma a politiche asimmetriche, si. Perché l’obiettivo per le filiere italiane è altissimo: crescere per reggere la competizione globale”.