Arcuri all'Università Bocconi: "Questi i criteri dell'intervento pubblico"
Secondo l'AD di Invitalia "occorre una visione combinata delle due opzioni: Stato e mercato"
"Le politiche pubbliche per il sistema produttivo sono necessaie, ma non devono sostiuire il mercato. Occorre una visione combinata e moderna delle due opzioni: Stato e mercato". Lo ha affermato Domenico Arcuri nella lectio magistralis all' Università Bocconi di Milano sul tema "Promozione degli investimenti privati e crescita economica: le policies e gli strumenti pubblici in Italia".
L'AD di Invitalia ha illustrato agli studenti quali, a suo avviso, dovrebbero essere i criteri, gli ambiti e gli obiettivi dell'intervento pubblico: "il denaro investito dallo Stato - ha affermato - deve essere connaturato alla quantità di ricchezza prodotta. E le politiche industriali, che negli ultimi anni sono tornate ad essere rilevanti nell'azione di Governo, devono creare le condizioni di contesto per rendere più attrattivo il luogo dell'investimento, creando infrastrutture anche immateriali come la banda ultralarga, accorciando i tempi necessari per l'investimento e semplificando pesantemente il magma burocratico. Ai cittadini che vogliono intraprendere e alle imprese che intendano investire va rivolta un'offerta mirata di convenienze patrimoniali e finanziarie, legate a strumenti connessi ai parametri di funzionamento dei mercati. Infine, gli investimenti pubblici devono essere accompagnati da un sistema inesorabile di misuratori di performance".
Arcuri ha risposto anche alle domande degli studenti del dipartimento di Studi Giuridici della Bocconi sul Mezzogiorno, gli aiuti di Stato e l'UE, il tempo e la burocrazia, la localizzazione di Invitalia sui territori.