Arcuri al Meeting 2020: il senso di comunità ritrovato sarà leva per auspicato rilancio

Il dialogo sulla ripartenza è stato occasione di riflessione su quanto imparato dall'emergenza

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20 agosto 2020

“Oggi l’Italia è certamente più attrezzata di quanto non lo fosse all’inizio dell’emergenza: forse in passato ci siamo preoccupati troppo del debito pubblico e troppo poco del nostro PIL, dimenticando che le aziende e le nazioni riescono a ridurre i debiti quanto più prodotto fanno e non tagliando gli investimenti necessari negli ambiti strategici. Questo è un insegnamento che abbiamo tratto da questa emergenza. Inoltre è bene che tutti ragioniamo sull'importanza delle cose che ha detto Mario Draghi: cerchiamo di fare debito, ma di fare debito buono. Non pensiamo che i debiti non servano, ma allontaniamo per sempre il debito cattivo".

Così Domenico Arcuri, Ad di Invitalia e Commissario Straordinario del Governo per l'emergenza Covid19, intervenuto il 20 agosto al Meeting di Rimini nel dialogo sulla ripartenza, moderato da Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussiadiarietà.

“Dall’emergenza abbiamo imparato che la libertà del mercato ha un limite nel dritto alla salute – ha continuato Arcuri - Prima va tutelata la salute e poi il mercato. Allora qual è lo sforzo che dobbiamo fare per il futuro e per le prossime generazioni? Credo sia necessario pensare a un modello di sviluppo equilibrato, in cui il mercato sia libero ma controllato, con un rapporto ragionevole fra l'intervento pubblico e l’impresa privata, con le dinamiche del mercato inserite nelle traiettorie della globalizzazione”.

Il Commissario ha poi sottolineato come: “In questi mesi i nostri concittadini hanno dimostrato di avere o di aver ritrovato un senso di comunità, che qualche volta avevamo dimenticato. Ci siamo sentiti solidali, responsabili e ci siamo sentiti parte di un tutto più grande: sarà stata la paura, sarà stata la speranza, certamente il risultato di sentimenti profondi che ci hanno tenuto insieme, qualcosa che va conservato, preservato, se volete capitalizzato, perché credo sarà la principale leva dell'auspicato rilancio”.

E infine ha concluso: “Ci penso spesso in questi giorni, in queste notti: ho trovato un paese straordinario, solidale che al di là dei partiti e dei conflitti, ha fatto sì che eravamo il secondo paese al mondo per numero di contagiati, oggi siamo il sedicesimo: di questo davvero dobbiamo ringraziare la comunità di tutti gli italiani”.

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