Tre giovani ingegneri napoletani destinati a volare all’estero, fanno ora volare i propri droni in tutta Italia grazie alla startup innovativa creata a Marano di Napoli con gli incentivi di Resto al Sud.
Francesco Rusciano, Francesco Chiappetta e Roberto Granato, tutti di 28 anni, sono i tre soci di Drone Inspection Service, impresa che fornisce servizi avanzati di monitoraggio e analisi nel settore energetico e ingegneristico.
Compagni di liceo, poi di università alla Federico II di Napoli, dove Chiappetta e Granato sono attualmente laureandi in Ingegneria navale e dove Rusciano ha conseguito la laurea e il dottorato in Ingegneria chimica.
Per loro si profilava un futuro lontano da Napoli. “La mia idea – racconta Francesco Rusciano, amministratore di Drone Inspection Service – era di andare all’estero, anche animato da un sentimento di ribellione verso il nostro Paese, che non dà molte prospettive ai giovani, soprattutto quelli specializzati. È la scelta che prima di me aveva fatto mio fratello, anche lui ingegnere, che vive e lavora in Olanda”.
Ma poi arriva l’idea: usare i droni in modo evoluto per ispezionare impianti energetici, complessi industriali, infrastrutture, edifici.
Il progetto viene presentato a Invitalia, che lo finanzia con Resto al Sud: 147.000 euro, più altri 30.000 successivamente ricevuti grazie al Decreto Rilancio.