Un nuovo intervento per accrescere la valorizzazione economica e culturale del Colosseo, il più imponente monumento della Roma antica giunto fino a noi, simbolo della Capitale e dell’Italia intera.
E’ quello previsto per la progettazione della nuova arena, che tornerà fruibile al pubblico grazie a soluzioni tecnologiche e integrate che guideranno il visitatore alla scoperta dei meccanismi che regolavano la complessa macchina organizzativa degli spettacoli e dei giochi che vi si svolgevano.
Un intervento fortemente voluto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali – Parco Archeologico del Colosseo - oggetto della procedura di gara (per l’affidamento dei servizi di progettazione) pubblicata il 22 dicembre da Invitalia, in qualità di Centrale di Committenza.
“La ricostruzione dell’arena del Colosseo è una grande idea, che ha fatto il giro del mondo. Sarà un grande intervento tecnologico che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto, come oggi, i sotterranei, ma di contemplare la bellezza del Colosseo dal centro dell’arena” ha commentato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.
In particolare, la procedura – per un valore massimo dell’appalto di oltre 1 milione di euro – prevede l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dell’Intervento di completamento, conservazione e consolidamento delle strutture ipogee e di realizzazione del nuovo piano dell’arena del Colosseo, per un finanziamento complessivo di 18,5 milioni di euro.
Obiettivo dunque è rendere nuovamente fruibile la superficie del piano dell’arena del Colosseo e individuare una soluzione tecnologica, compatibile e reversibile, per la copertura degli ambienti ipogei.
Gli interventi dovranno essere progettati in modo da offrire contemporaneamente la percezione del piano dell’arena su cui avvenivano i giochi e la visione del complesso sistema di strutture e meccanismi sottostanti.
La nuova arena dovrà essere pensata come un piano unitario, ad alto contenuto tecnologico, costituito da dispositivi meccanizzati di apertura e chiusura, consentendo ai visitatori di comprendere la sinergia e la stretta relazione con i sotterranei, anche utilizzando sistemi che rimandino ai meccanismi degli ascensori e delle scene mobili antiche.
Il sistema mobile dovrà essere realizzato in modo da poter essere attivato in tempi rapidi e più volte nella stessa giornata, per proteggere le strutture archeologiche dalle precipitazioni atmosferiche (o da una eccessiva insolazione) e allo stesso tempo svelare i segreti della complessa macchina organizzativa degli spettacoli.
Per presentare le offerte c’è tempo fino al 1 febbraio 2021.
Tutte le informazioni sono disponibili sulla piattaforma di gare e appalti di Invitalia