La storia di Douda Diallo è un caso particolare di migrazione circolare.
Ex migrante del Senegal, Douda oggi risiede a Pikine (Dakar) un grande agglomerato peri-urbano con 2 milioni di abitanti dove ha una famiglia (3 figli) e un lavoro come delegato del sindaco per le questioni migratorie.
Ma questa è la fine della storia, cominciata diversi anni fa, quando Douda era insegnante di scuola superiore e partecipava spesso a incontri e focus group organizzati da ONG europee per approfondire le questioni relative all’alfabetizzazione in Africa, e in particolare in Senegal, e contribuire così alla creazione di un ambiente favorevole alla multiculturalità.
Attratto dall’idea della migrazione, Douda manteneva contatti con alcuni familiari in Europa, fino a quando la possibilità di trasferirsi in Italia veniva concretizzandosi.
Siamo nel 2007 e Douda, dopo un incontro ad Anversa organizzato da una ONG Belga, invece di rientrare in Senegal, decide di prendere un treno per raggiungere il cugino a Villa Literno, in provincia di Caserta.
Passerà 6 anni in Italia, prima lavorando alle raccolte agricole di pomodoro in Campania, poi come operaio in una ditta emiliana di produzione di mattonelle, infine a Torino, come operaio metalmeccanico, dove darà vita alla l’AST - Association des sénégalais de Turin de retour.
Quando rientra in Senegal, a Pikine, il suo amico Issakha Diop si è candidato per la carica di sindaco del Municipio. Forte dell’appoggio dei senegalesi in Italia, Douda riesce a sostenere l’amico e a mobilitare anche il favore di M'Baye Babacar Niang, centravanti del Torino e della nazionale senegalese, anch’egli originario di Pikine.
Issakha Diop vince la campagna elettorale e Douda dal 2016 è delegato del sindaco per le questioni migratorie: da 2 anni è impiegato negli sportelli informativi e di supporto alla creazione di impresa, una attività che rientra nei progetti finanziati dal Ministero dell’Interno e supportati da Invitalia, come:
- “Start-up jeunes”, realizzato dalla Regione Piemonte – Dipartimento cooperazione decentrata - in partenariato con RE.TE ong
- “PONTI - Inclusione sociale ed economica, giovani e donne, innovazione e diaspore”, realizzato da ARCS – Culture Solidali, insieme a un vasto partenariato di ONG italiane, AIDOS, CIPSI, NPWJ (No Peace Without Justice), Oxfam Italia, CIES, CIM Onlus, Dokita, GMA (Gruppo Missioni Africa), AMS (Associazione Microfinanza e Sviluppo ), CooperMondo.
Anche grazie al lavoro di Douda e alla sua personale esperienza migratoria, le motivazioni per le quali i giovani senegalesi oggi si rivolgono ai guichets di Pikine e Thiaroye, stanno cambiando.
All’inizio le domande più frequenti riguardavano le modalità formali per poter migrare. Oggi, conoscendo meglio quali siano i rischi dell’avventura migratoria, i senegalesi si focalizzano sulle agevolazioni esistenti per avviare piccole attività imprenditoriali nel proprio Paese.
Invitalia fornisce supporto tecnico specialistico al Ministero dell'Interno per le attività di controllo e monitoraggio dei progetti realizzati nei Paesi di provenienza dei migranti. Si tratta delle iniziative per promuovere alternative occupazionali e attività di sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare.