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La Daybreakhotels di Roma è leader in Italia per le prenotazioni alberghiere in formula "day use"
 

Gli hotel di lusso da mille e una... giornata

2016-09-13

Simon Botto è nato a Genova, ha 42 anni e di vite ne ha vissute almeno 3.

La prima, attraversata con la forza della giovinezza (e durata fino a 27 anni) come pallanuotista di serie A1 spesso in giro per l'Italia. La seconda, che è durata poco più di un decennio e ha segnato l'ingresso nell'età matura, come avvocato, esperto di acquisizioni, quotazioni in borsa e operazioni societarie. La terza (iniziata tra il 2012 e il 2013 e ancora in corso) vissuta come startupper di successo: una seconda giovinezza ci verrebbe da dire, soprattutto se misuriamo la velocità con cui si racconta e la voglia porre la sua “asticella” sempre un po' più in alto.

Simon è co-founder e CEO di DayBreakHotels, il primo portale di prenotazioni alberghiere in formula “day use”, a disposizione di chiunque voglia prenotare servizi e soggiorni in hotel di lusso, che nelle ore diurne costano fino al 70% in meno del prezzo di listino.

Detto così sembrerebbe quasi banale, in realtà in molti ancora ignorano che gli alberghi con clientela corporate nei weekend sono vuoti o che molte persone hanno bisogno di un ricovero durante il giorno per rilassarsi qualche ora all'interno di una spa, magari fare un bagno in piscina, oppure organizzare un meeting di lavoro.

Lo sapeva bene Simon, che da pallanuotista e anche da avvocato, aveva viaggiato spesso, intuendo quello che era un vero e proprio potenziale inespresso dell'hotellerie tradizionale: gli spazi andavano usati con flessibilità e potevano aprirsi non solo alle coppie clandestine, ma anche ai viaggiatori diurni, agli avventori del momento in attesa di un transfer, con reciproca soddisfazione del cliente e del gestore che avrebbe aggiunto al suo portafoglio clienti nuovi e ricavi in più.

Per mettere meglio a fuoco l'idea di business che ronzava nella testa, per Simon è stato determinante l'MBA svolto a Insead, la Business School di Fountainbleau, vicino Parigi: “Ci invitavano a creare prodotti e competenze dove non c'erano concorrenti – ci ha spiegato l'amministratore di DayBreakHotels – secondo la strategia dell'Oceano Blu, che sarebbe di fatto uno spazio di mercato inesplorato, dove la competizione è irrilevante”. E ha aggiunto: “Il nostro modello di business portava in sé i suoi vantaggi: sapevamo che il 35% delle camere di un albergo di giorno erano vuote, quindi era necessario cambiare il concetto di albergo, che non andava usato solo per dormire. Questa è stata la difficoltà più grande all'inizio, ma quando la catena Starwood ha aderito al nostro progetto, portandosi dietro altri marchi importanti, abbiamo capito che c'era fiducia in noi”.

Quando dice noi, Simon intende Flavio Del Greco, ingegnere informatico; Lorenzo Stabile ingegnere elettronico e Michele Spadone, una laurea in scienze del turismo e una precedente esperienza in Lastminute.com, tutti suoi compagni di avventura e cofondatori della startup innovativa romana.

La piattaforma DayBreakHotels (che al momento viene gestita da una decina di persone in un affollato ufficio del quartiere Trastevere a Roma) è disponibile via web, app o call center e ha stretto accordi con oltre 2000 hotel, principalmente a 4 e 5 stelle, indipendenti o appartenenti a grandi catene come Radisson, Melià, Hilton, Best Western, Intercontinental, UNA Hotels, Holiday Inn etc.

DayBreakHotels oggi è leader assoluto in Italia ma si sta espandendo in Spagna, Inghilterra, Francia, Cile e Argentina, grazie anche a SmartStart Italia: “Il finanziamento di circa 200.000 euro ottenuto da Invitalia con il programma Smart&Start - ha concluso Simon Botto - ci servirà per assumere altre due persone e fare alcuni investimenti a supporto della nostra crescita”.

 

 

 
 

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