Era il 6 aprile 2009 quando l’intera provincia aquilana si risvegliò sotto le macerie del sisma che aveva colpito duramente il capoluogo abruzzese e il territorio circostante.
Sin dalle prime ore, lo stabilimento farmaceutico Sanofi, nel comune di Scoppito, rappresentò un punto di riferimento per molte famiglie e persone rimaste senza un tetto sotto cui dormire. Nel sito industriale, una realtà presente sul territorio sin dal 1972, venne allestito subito un “campo tenda” e offerto supporto medico, economico, legale e psicologico alle persone che ne avevano bisogno.
Inoltre, nei giorni successivi, Sanofi decise di costruire un villaggio di circa 90 case in legno a un paio di chilometri dallo stabilimento. Un segnale fortissimo per gli abitanti del luogo che, in meno di un mese, tornarono con nuovo entusiasmo in azienda per riprendere il lavoro.
Lo stabilimento di Scoppito così riprese l’attività nel giro di 20 giorni dal sisma, per tornare a produrre circa 5 miliardi di compresse solide l’anno ed esportare in 90 mercati: ma soprattutto si caratterizzò definitivamente come un esempio virtuoso di “Responsabilità Sociale d’Impresa”.
Nel 2014 Invitalia e Sanofi hanno siglato un contratto di sviluppo per investire circa 28 milioni di euro per l’ampliamento di quello stesso stabilimento a Scoppito e consentire l’introduzione di nuove linee produttive per le capsule molli, precedentemente realizzate in stabilimenti esteri, e realizzare un intero impianto per le compresse masticabili di un noto antiacido (chi di voi non conosce il Maalox?).
Invitalia ha creduto nell’incremento di competitività del sito industriale Sanofi e ha finanziato il progetto con 4,3 milioni di euro, interessata anche dalla prospettiva di mantenimento dei livelli occupazionali dello stabilimento di Scoppito, che oggi dà lavoro a circa 300 persone.
Gli investimenti dovrebbero concludersi entro la metà del 2016. Nel frattempo, il direttore Annaletizia Baccante continua con la sua attività di dialogo con i comuni e le istituzioni locali e il sostegno a favore della popolazione aziendale e dei cittadini, nella convinzione che un gruppo industriale possa raggiungere importanti livelli produttivi, pur mantenendo un’attenzione forte ai bisogni delle persone e del territorio.