“Per il Cis Capitanata abbiamo lavorato partendo dal territorio. Abbiamo chiesto ai protagonisti di chi vive questa terra se avevano idee con l’obiettivo di farle diventare opportunità di sviluppo reale. Il risultato è stato positivamente sorprendente: sono state raccolte 114 proposte a un diverso stadio di maturità e da queste ne ricaveremo alcune che potranno realmente invertire la rotta”.
Così l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, nel corso dell’incontro “Territorio al centro” organizzato il 19 febbraio 2019 a Foggia da Confindustria, a cui ha partecipato, tra gli altri, anche Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria.
Arcuri ha ricordato inoltre che il lavoro di Invitalia è stato svolto in due mesi e che “in questi giorni il presidente del consiglio emanerà il previsto decreto. Da lì inizierà la seconda fase: la costituzione di un tavolo con l’obiettivo di produrre i criteri per selezionare, tra le proposte, un sottoinsieme capace di essere rapidamente messo in campo”.
In merito al dibattito attuale sul federalismo, l'AD di Invitalia “parlando da meridionale” ha evidenziato che “il Mezzogiorno si trova di fronte alla possibilità che la spinta federalista acceleri. E cosa si può fare? Rendere compatibile questa spinta con l’evidenza: siamo un paese duale e quindi dobbiamo correggere questa spinta provando a dare una qualche trazione meridionale. Ma è anche necessario uscire da tre paradossi: servono prima infrastrutture o imprese? Secondo me entrambe. Viene prima l’offerta o la domanda? Non è rilevante chi traina chi. Infine, lo sviluppo lo propone il governo o gli enti locali? A mio parere lo fanno le imprese e, in qualche misura, i cittadini. Il governo, certo, deve porre le condizioni”. Arcuri ha ricordato infine “il fattore tempo”: “Nel sud e in Italia non siamo abituati a rispettare il tempo. E se non rispettiamo il tempo non rispettiamo noi stessi”.
Guarda il video dell'intervento dell'AD di Invitalia, Domenico Arcuri, a Confindustria Foggia.