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L’AD di Invitalia è intervenuto all'evento del Censis "Il sociale che traina l'economia”

Economia sociale, Arcuri: bisogna connettere domanda e offerta di sviluppo

2018-06-18

“La società sempre più condiziona l’economia e non viceversa. Ma la domanda e l’offerta di sviluppo non sono più connesse. Negli ultimi anni ci siamo occupati di sostenere l’offerta di sviluppo, in qualche caso anche con successo, con quantità e qualità incrementale, e anche con l’obiettivo di ridurre il gap infrastrutturale che separa il Centro-Nord dal Sud. Ma non ci siamo occupati della domanda di sviluppo, non ci siamo occupati delle persone. Ora, il problema che abbiamo di fronte, è di connettere meglio e di più la domanda e l’offerta di sviluppo"

Lo ha detto Domenico Arcuri, Ad di Invitalia, intervenendo al seminario del “Il sociale che traina l’economia" svoltosi il 18 giugno a Roma, nell’ambito del tradizionale approfondimento culturale e politico del mese sociale proposto annualmente dal Censis.

"Da almeno dieci anni a questa parte - ha proseguito Arcuri -  è la realtà sociale ad imporre attenzione politica ed economica sulle proprie tensioni e sulla sua dialettica, a stimolare impegni di intervento pubblico, a determinare sostanziali trasformazioni economiche. Insomma, il sociale sembra essere diventato il vero motore dell’economia italiana, con un conseguente impasto di imperativi etici, di pauperismo e di diffuso rancore che ha finito per condizionare la stessa vicenda politica".

E ancora: "Cosa bisogna fare? Bisognerebbe provare non solo a costruire un pensiero ma ricominciare a pensare. Occorrerebbe abbassare la voce e acquistare un paio di scarpe molto resistenti per ricominciare ad andare in giro nei luoghi dove c’è la domanda e non c’è la risposta. Infine bisogna comprendere bene che cosa significa che la società anticipi l’economia e la politica. Occorre trovare forme di connessione fra domanda e offerta di sviluppo, con modalità alternative a quelle di un semplice tweet”.

All'evento erano presenti anche Giuseppe De Rita, Presidente Censis; Innocenzo Cipolletta, Presidente Assonime e Giovanni Legnini, Vicepresidente Csm.


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